Ricerca, in Trentino si studiano quantistica e fisica dei gas ultrafreddi

Redazione01/07/20242min
LABORATORI IRST / ITC Foto: Piero Cavagna - Archivio ufficio stampa Pat

 

Prosegue il sostegno della Provincia autonoma di Trento ad una delle realtà d’eccellenza del sistema della ricerca e dell’innovazione presenti in Trentino, in questo caso nel settore della quantistica e della fisica dei gas ultrafreddi. Si tratta del Centro BEC (sigla che sta per Bose Einstein Condensation, la condensazione dei gas ultrafreddi), realtà attiva dal 2002 in partnership tra l’Istituto nazionale di ottica del CNR e il Dipartimento di fisica dell’Università di Trento (che lo ospita nella propria sede), con il contributo finanziario dell’Amministrazione provinciale. In coerenza con la finalità di sostenere le nuove attività del centro, la Giunta provinciale ha approvato l’accordo di programma con l’Istituto nazionale di ottica del CNR, che riguarda il lavoro di ricerca nel periodo da luglio 2024 a tutto il 2026.

 


 

Il progetto – recentemente validato dal Comitato provinciale per la ricerca e l’innovazione, l’organismo delineato nella composizione per la XVII legislatura con un’ulteriore delibera proposta dall’assessore Spinelli (ne parliamo in un apposito comunicato) – si colloca dunque in un’area che negli ultimi anni si sta delineando come “Quantum science and Technology”. Lo stesso Centro BEC si pone ai livelli più avanzati nella ricerca fondamentale in tale area e grazie ai recenti risultati scientifici pubblicati su rinomate riviste internazionali dimostra ancora una volta l’eccellenza del nostro territorio anche in queste tematiche di frontiera.

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