Emergenza carceri: “Anche in Trentino suicidi e sovraffollamento”

Redazione22/06/20245min
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La garante dei diritti dei detenuti a fine mandato, Antonia Menghini, ha tracciato un approfondito punto pubblico sul tema davvero drammatico dell’“Emergenza carceri: suicidi e sovraffollamento. La situazione italiana e quella della casa circondariale di Spini”.
Il quadro della Garante è davvero preoccupante. Manca personale, crescono le presenze di detenuti, soffrono le attivazioni di iniziative trattamentali, di conseguenza rimangono elevati i casi di autolesionismo tra i detenuti e finanche dei suicidi. Un dato positivo è l’arrivo di un buon numero di educatori, che si auspica possano contribuire a un miglioramento della vita carceraria a Spini.
Per quanto riguarda la Casa circondariale trentina, i suicidi registrati negli ultimi 10 anni sono stati ben 5, cui corrisponde un preoccupante ed allarmante aumento del numero degli atti di autolesionismo a far data dal 2021, anno in cui si è arrivati a registrare la cifra record di 90 eventi e di 16 tentativi di suicidio. Nel 2022 gli atti di autolesionismo sono stati 75 (e 12 i tentativi di suicidio), nel 2023, 84 gli atti di autolesionismo (e 5 i tentativi di suicidio) a fronte dei 59 nel 2020 e dei 29 nel 2019.
La Garante ha sottolineato come la situazione che si è delineata debba richiamare le istituzioni a riflettere sulla necessità ed urgenza di apprestare tutte le possibili misure atte non solo ad intercettare il rischio suicidario, ma anche a migliore le condizioni di vita all’interno delle carceri, valorizzando e implementando, molto più di quanto già non accada, le attività trattamentali, fornendo alle persone detenute maggiori occasioni di ascolto e richiamando i diversi attori istituzionali ad una maggiore presenza nelle carceri (operatori dell’Amministrazione penitenziaria e non, Magistratura di Sorveglianza, Garanti, volontari e rappresentanti delle istituzioni).
Allo stesso modo risulta fondamentale mantenere alta, a livello locale, l’implementazione del Piano locale per la prevenzione delle condotte suicidarie e la correlativa formazione per gli operatori a contatto con i detenuti. Infine, e più in generale, appare necessario diminuire il numero delle presenze nelle carceri, valorizzando l’accesso alle misure alternative esistenti, prevedendone di nuove dedicate alle persone affette da patologia psichiatrica e appoggiando le proposte che si muovono nell’ottica di riconoscere una liberazione anticipata speciale.

Quanto alle ulteriori persistenti criticità, la Garante ha sottolineato come si confermi un preoccupante trend di crescita delle presenze (negli ultimi mesi si sono toccate punte di 380 detenuti).
Come si temeva, molte volte si aggiunge un’ulteriore branda in cella (che vede ora la presenza di 4 e non più 3 detenuti). Quindi il disegno dell’Amministrazione penitenziaria appare fin troppo chiaro e preoccupante.
Ai numeri crescenti delle presenze, poi, non corrispondono quantità adeguate di agenti di polizia penitenziaria che risultano tuttora fortemente sotto organico (meno 50 unità circa rispetto a quelle previste in pianta). A ciò si aggiunge un preoccupante trend in crescita anche delle persone affette da diagnosi psichiatriche, che nel primo semestre del 2024 sono risultate essere 83 (di cui 21 in c.d. doppia diagnosi) su 380 presenti (mentre il dato registrato nel 2023 segnalava 72 casi su 362 presenti). A fronte di questa grave situazione non è stato ancora realizzato il centro diurno, previsto quale obiettivo della riforma della sanità penitenziaria del 2019.
Tra le novità positive la Garante ha invece evidenziato che negli ultimi mesi sono arrivati a Spini ben 4 e poi 2 nuovi educatori, fino a portare l’organico a coincidere con quello di 8 previsto in pianta. Recentemente è stato anche approvato dalla Giunta provinciale il Piano d’azione 2024-2026 di attuazione del Protocollo “Per il reinserimento sociale”, in cui si sono individuate una serie di azioni a favore delle persone in esecuzione penale attraverso un processo di pianificazione che ha visto il coinvolgimento degli enti competenti nelle diverse materie e del terzo settore.

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