Andrea Zhok ospite di “Arx”: “politicamente corretto” e “woke”
Andrea Zhok ad Arx: riflessioni sul «politicamente corretto» e sul «woke». Nel dibattito politico odierno vengono spesso impiegate queste espressioni, ma che cosa significano e qual è la loro origine? Se ne parlerà giovedì 20 giugno, alle 18.30 «Ai Conti» presso palazzo Marchetti, ad Arco, al terzo appuntamento di «Arx – la cittadella delle idee», la rassegna ideata da Roberto De Laurentis e da un gruppo di volontari che propone una «cultura libera e senza fronzoli».
Dopo gli incontri con Federico Palmaroli («Osho») e Marco Tarchi, protagonista del terzo appuntamento sarà il professor Andrea Zhok, docente di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e collaboratore di numerose testate giornalistiche e riviste. Zhok presenterà il libro, edito da Il Cerchio, “La profana inquisizione e il regno dell’anomia”. Sul senso storico del «politicamente corretto» e della cultura woke. Il libro fornisce un’analisi, breve ma esaustiva, della storia di quel movimento culturale, nato all’indomani del 1968 e diffusosi poi nel mondo occidentale, da cui traggono origine le espressioni «cultura woke», «Identity Politics», «cultura del politicamente corretto». Una riflessione delle sue radici filosofiche, del suo impatto sociologico e psicologico, mostrando come questo movimento rappresenti, secondo la tesi dell’autore, una forma culturale gravemente degenerativa, pericolosa soprattutto per le generazioni in via di formazione.
L’ingresso è libero.