Ciclovia, la protesta degli ambientalisti arriva a Toscolano Maderno

Redazione31/05/20243min
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Si è tenuto nella serata del 28 maggio, a Toscolano Maderno, il decimo incontro informativo del Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda per esporre la loro contrarietà al progetto della ciclovia del Garda, in fase di costruzione sul tratto trentino. La serata è stata moderata da Cristina Milani (Legambiente) ed è stata aperta con i saluti e l’introduzione della sindaca Chiara Chimini. In sala un folto pubblico e la presenza dell’architetto Luca Rinaldi, Sovrintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.
Il Coordinamento ha mostrato dati e immagini del progetto dell’anello ciclopedonale attorno al lago di Garda che, a loro dire, è un danno ambientale e spreco di denaro pubblico.
Se nella parte del basso Garda, come relazionato da Alberta Cazzani, la ciclabile segue quasi interamente percorsi già realizzati a lato della provinciale o di altre strade esistenti, ben diversa è la situazione del medio ed alto lago dove la conformazione del territorio costringe a scelte azzardate. Lo hanno illustrato Marina Bonometti e Paolo Ciresa: “I progetti dei lotti funzionali nella parte trentina e veronese – scrivono dal Coordinamento – produrranno danni ambientali incalcolabili e con costi stratosferici con gallerie artificiali e le passerelle a sbalzo di 5 metri, sostenute da lunghe travi in acciaio infisse nelle falesie. Questi interventi – prosegue il Comunicato – modificheranno per sempre la bellezza naturale di un territorio particolarmente fragile classificato a rischio idrogeologico massimo (P4). Il Coordinamento sottolinea il maggior carico antropico prodotto in una zona che per Legge è vietato. In particolare è emerso che, durante i lavori per la costruzione della galleria artificiale C (Tratto UF1.2 ) si è verificato il movimento “di un imponente diedro roccioso” che ha reso necessaria una variante di progetto con notevoli costi aggiuntivi e tutte le incognite sulla sicurezza che può comportare un dissesto importante di questo tipo”.
Sul tema della sicurezza e delle relazioni geologiche che sostengono il progetto nei diversi lotti funzionali, particolarmente critico è stato l’intervento del geologo Agostino Pasquali Coluzzi.
Ha chiuso la serata l’intervento di Wolfang von Klebelsberg sull’alternativa della via d’acqua, che il coordinamento sostiene e promuove da sempre, con la presentazione di esempi di modelli di battelli e traghetti elettrici o ad energia rinnovabili già in uso in altre parti d’Europa.
Il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda riunisce una trentina di associazioni, comitati, portatori di interessi diffusi e privati cittadini delle tre Regioni che si affacciano sul lago di Garda.

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