Vaccinazioni contro l’encefalite da zecca, sabato 18 maggio anche ad Arco
Ritorna l’open day vaccinale. La mattina di sabato 18 maggio i centri vaccinali di Arco, Mezzolombardo, Pergine Valsugana e Trento saranno aperti per permettere alle persone che lo desiderano di vaccinarsi contro l’encefalite da zecca. L’accesso sarà libero dalle ore 11 alle ore 12 ma sarà anche possibile fissare un appuntamento nella fascia oraria 9-11 attraverso il Cup dell’Apss (in modalità online o telefonica). Le somministrazioni sono destinate ad adulti e bambini a partire dal primo anno di età. Il ciclo vaccinale è di tre dosi: la seconda dose deve essere effettuata 1-3 mesi dopo la prima mentre la terza a 5-12 mesi dalla seconda; a distanza di 3 anni dal ciclo primario è prevista una dose di richiamo.
La vaccinazione contro la TBE è gratuita per tutti i residenti in provincia di Trento e non è necessaria l’impegnativa.
Per prenotare la somministrazione del vaccino la modalità più rapida, accessibile 24 ore su 24, è quella online collegandosi al sito www.apss.tn.it > Cup online-prenotazione visite specialistiche. Dopo l’autenticazione, utilizzando la tessera sanitaria, scegliere l’opzione «prenotazione senza ricetta», poi selezionare «servizio sanitario nazionale» e inserire nel motore di ricerca Tbe o zecca. In alternativa è possibile telefonare al numero 0461 379400 (da telefono cellulare) o 848 816 816 (da telefono fisso) dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18 e al sabato dalle ore 8 alle ore 13.
La TBE o encefalite virale da zecca è una malattia inizialmente simile all’influenza che può guarire senza problemi anche se, talvolta, può evolvere in una forma più grave come la meningite o l’encefalite. In alcuni casi può lasciare danni permanenti al sistema nervoso. Il vaccino contro la TBE è raccomandato a chi svolge attività all’aria aperta per motivi professionali o ludico-ricreativi. I casi di TBE dal 2000 al 2023 sono stati 261, con una media annuale di 10,9. Negli ultimi cinque anni la media annuale dei casi è raddoppiata: 25,2 casi. Nel 2023 i casi registrati sono stati 19, nel 2022 invece i casi sono stati 40.
Oltre alla TBE l’altra malattia trasmessa dalle zecche è la malattia di Lyme per la quale non esiste un vaccino.
Il Dipartimento di prevenzione di Apss nel sottolineare l’importanza della vaccinazione come protezione dalla encefalite da zecca ricorda alcune misure da adottare per evitare le punture e per togliere l’eventuale dal parassita dal corpo.
Durante le escursioni nei boschi camminare sui sentieri ed evitare il più possibile il contatto diretto con le piante o con l’erba, vestirsi con abiti coprenti (maniche e pantaloni lunghi) e di colori chiari, mettere scarpe chiuse e cappello oltre a utilizzare repellenti a base di DEET sulla pelle scoperta. Dopo ogni escursione è bene verificare la presenza di zecche sulla pelle, che vanno tolte il prima possibile, controllando tutto il corpo. Le punture non sono dolorose e non si sentono, ma possono avere conseguenze gravi se il parassita è infetto.
Per asportare il parassita non è necessario recarsi al pronto soccorso ma basta utilizzare una pinzetta. Per staccare la zecca non applicare sostanze irritanti sul parassita, non toccarla direttamente con le mani ma afferrarla, con la pinzetta vicino alla pelle e tirare delicatamente, senza schiacciarla e senza strappi, fino al distacco. È bene poi pulire la ferita con un disinfettante o lavare con acqua e sapone. Per rendere inoffensiva la zecca bruciarla o incollarla sul nastro adesivo. Dopo aver tolto la zecca non serve prendere antibiotici o chiedere esami del sangue al proprio medico ma è sufficiente per il mese successivo controllare ogni giorno la pelle dove è stato trovato il parassita e, se compaiono macchie rosse che si allargano sulla pelle, febbre, dolori articolari o altri disturbi, rivolgersi al proprio medico.
Per maggiori informazioni sulle zecche e le malattie potenzialmente trasmissibili: https://www.apss.tn.it/Documenti-e-dati/Pubblicazioni/Attenzione-alle-zecche0