Scuola, il grazie della PAT ai dipendenti pensionati nel 2023

Redazione15/05/20242min
DIPENDENTI SCUOLA PENSIONE



 

In una cerimonia tenutasi presso la Sala Depero del palazzo della Provincia di Trento, la vicepresidente e assessore all’istruzione insieme alla dirigente generale del Dipartimento Istruzione Francesca Mussino hanno salutato con sincero riconoscimento i dipendenti provinciali del comparto scuola che hanno intrapreso la pensione nel corso del 2023. L’evento ha rappresentato un momento significativo per celebrare il prezioso contributo del personale ATA e insegnanti delle scuole dell’infanzia e dei centri di formazione professionali.
Nel suo intervento, la vicepresidente e assessore all’istruzione ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai dipendenti provinciali del comparto scuole, il valore delle esperienze accumulate nel corso degli anni e l’importanza dei legami umani sviluppati all’interno della comunità scolastica. Ha evidenziato come la scuola sia un’organizzazione complessa, che richiede una vasta gamma di competenze, dalle responsabilità docenti a quelle amministrative, tecniche e ausiliarie, tutte fondamentali per garantire il diritto allo studio per tutti. Ha riflettuto sul ruolo cruciale dei collaboratori scolastici, delle segreterie e dei tecnici nei laboratori nel supportare gli studenti, gli insegnanti e le famiglie nel loro percorso educativo. Infine, ha espresso profonda gratitudine a nome della Giunta provinciale e dell’intera comunità trentina per il contributo significativo offerto dagli insegnanti nel plasmare una scuola viva e vitale, che continua a essere un motore di crescita per l’intera società.

“Sono consapevole di quanto lavoro passa nella scuola – ha affermato la dirigente Francesca Mussino rivolgendosi al personale in pensione – e questo ad ogni livello. Dalle segreterie, alle insegnanti, ai collaboratori scolastici. Vi ringrazio quindi per il contributo che ciascuno di voi ha apportato nel far crescere questa comunità. L’augurio è ora quello di godervi appieno questo nuovo periodo della vostra vita, consapevoli che molti di voi continueranno a dare il proprio contributo come nonni o nel mondo del volontariato”.

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