Per la Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto un anno d’oro

Nicola Filippi10/05/20246min
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CASSA RURALE ASSEMBLEA SOCI 2024 W(1)



 

Un fiume di 2076 soci (incluse deleghe) si è ritrovato giovedì 9 maggio all’interno del Palafiere alla Baltera di Riva del Garda per l’assemblea annua della Cassa Rurale Alto Garda – Rovereto per approvare il bilancio dell’esercizio 2023 e rinnovare le cariche sociali in scadenza di mandato. L’assemblea ha rinnovato i mandati triennali degli amministratori Daniela Bertamini, Francesco Cherotti e Silvia Guella.
In apertura di assemblea, il direttore Nicola Polichetti ha illustrato numeri di assoluto rilievo.
“L’utile dell’esercizio, pari a 29,3 milioni di euro, che beneficia in parte dell’incremento dei tassi monetari, ma anche delle performance del portafoglio di proprietà, dei risultati del comparto bancassicurativo e del collocamento dei prodotti di investimento oltre che dell’attenzione al contenimento dei costi – spiegano da CR AltoGarda Rovereto – La dotazione patrimoniale, salita a 273 milioni di euro grazie all’autofinanziamento generato dalla gestione aziendale: l’utile realizzato dalla Cassa Rurale non viene distribuito bensì destinato a rafforzare il patrimonio indivisibile a garanzia della tutela dei risparmiatori e degli investimenti realizzati”.
Il direttore Polichetti ha quindi mostrato il CET1 ratio, il principale indicatore di solidità e adeguatezza patrimoniale, che sfiora il 24%. Quindi ha spiegato che al 31 dicembre 2023 i volumi complessivamente amministrati con la clientela ammontavano a 5,53 miliardi di euro, di cui finanziamenti per 1,48 miliardi, raccolta diretta per 2,47 miliardi e raccolta indiretta per 1,58 miliardi.
“La Cassa Rurale opera da leader in un mercato estremamente concorrenziale, avendo caratteristiche strutturali molto diverse rispetto ai principali competitors, banche nazionali: in primis l’articolazione territoriale capillare che comporta il sostegno di maggiori costi rispetto alle banche concorrenti – ha spiegato ancora il Direttore Polichetti – Riuscire a confermare nel tempo risultati positivi consente di garantire la sostenibilità del modello di banca di territorio della Cassa Rurale”.
“Rispetto alla dinamica dei volumi, l’incremento dei tassi e l’ampia disponibilità di liquidità presso la clientela hanno favorito due dinamiche – spiegano da CR Alto Garda – Rovereto – lato raccolta, la ricomposizione del risparmio verso gli investimenti in titoli di Stato (la raccolta amministrata della Banca nel 2023 ha guadagnato nuove risorse per un controvalore superiore a 250 milioni di euro); lato impieghi, consistenti rimborsi di finanziamenti in essere che hanno determinato una contrazione dell’aggregato, nonostante nuove concessioni di credito deliberate per più di 300 milioni di euro”.
Il Direttore Polichetti ha quindi segnalato che in realtà la domanda di credito è complessivamente aumentata (+9% i nuovi prestiti a medio-lungo termine), spinta dalla richiesta delle imprese (+25%), mentre è risultata in rallentamento quella dei privati. Va inoltre evidenziato l’ulteriore calo dei crediti deteriorati netti (-67%), alla data di chiusura del bilancio pressoché azzerati (pari allo 0,3% del portafoglio degli impieghi alla clientela).
In relazione alle iniziative legate al Superbonus (e più in generale ai bonus edilizi) in poco più di due anni la Cassa Rurale ha perfezionato circa 4500 operazioni di acquisto di crediti fiscali, per un controvalore di 250 milioni di euro, interventi che hanno prevalentemente riguardato i condomini.
La parola è quindi passata al Presidente Enzo Zampiccoli che ha spiegato quanto “il risultato economico realizzato nell’esercizio consentirà di affrontare con maggiore serenità le incognite dell’attuale contesto economico, caratterizzato dall’incessante susseguirsi di emergenze che impattano su più ambiti (credito, finanza, liquidità, tassi), anche simultaneamente”.
“Un passaggio anche sull’identità della Cassa Rurale, il cui nome – si dirà, elemento formale – è in realtà elemento sostanziale, che richiama la propria storia e porta con sé i valori (chiaramente aggiornati) delle proprie origini – ha detto il presidente Zampiccoli – la Cassa Rurale deve essere la rappresentazione di un territorio che, per quanto ampio, deve essere definito. L’attuale dimensione di CR AltoGarda – Rovereto, come noto frutto di fusioni realizzate con grande soddisfazione, è adeguata ad operare con successo in un contesto altamente complesso e in continua evoluzione”. Nessuna mira espansionistica dunque per la Cassa Rurale, nessuna tentazione di allargamento ‘provinciale’, ma la rivendicazione del proprio ruolo di banca del territorio.
Crescono, come sempre, gli investimenti della Banca, sempre consistenti, a favore dell’associazionismo e del volontariato, che solo nell’ultimo esercizio tramite erogazioni liberali e sponsorizzazioni ha elargito a circa 700 tra associazioni ed enti del territorio risorse per circa 2,6 milioni di euro. “Impegno che sarà addirittura rafforzato, avendo l’Assemblea dei soci approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di incrementare da 2 a 2,9 milioni di euro la quota di utile d’esercizio 2023 da destinare al Fondo beneficenza”, ha precisato il presidente Zampiccoli. La vicinanza al territorio trova inoltre espressione nei prodotti e servizi riservati alla compagine sociale della Banca, come anche nei premi allo studio Marco Modena (145 gli studenti soci o figli di soci premiati quest’anno, per un totale di 83 mila euro di conferimenti) e nelle convenzioni dedicate nell’ambito dell’istruzione, della formazione, della musica e dello sport.

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