Rifiuti, nuovi bidoni anti-orso anche nell’Alto Garda

Redazione13/04/20243min
BIDONI ANTI ORSO ANIMALE



 

Circa 180 cassonetti e 19 isole seminterrate a prova di orso, dedicati alla raccolta del rifiuto organico. Con un investimento di 1,5 milioni di euro, approvato dalla Giunta provinciale, prosegue l’impegno della Provincia autonoma di Trento nell’implementazione dei bidoni anti-orso nel Trentino occidentale, ed in particolare nei territori maggiormente interessati dalla presenza dei grandi carnivori.
L’intervento avviene al termine di un lavoro di ricognizione compiuto con l’Agenzia per la depurazione (Adep) in collaborazione con il Settore grandi carnivori del Servizio Faunistico e le Comunità di valle, tenendo conto dei diversi sistemi di raccolta. L’installazione dei manufatti – con priorità riservata alle utenze domestiche – è prevista entro l’estate interessando in particolare la Val di Sole, dove 100 cassonetti si aggiungeranno al centinaio di box già presente sul territorio, la Val di Non (dove la Comunità ha individuato come unica area a rischio l’isola ecologica del lago di Tovel), la Paganella (10 isole), la Valle dei Laghi (8 isole), le Giudicarie (4 bidoni), l’Alto Garda e Ledro (12 bidoni), la Vallagarina (30 bidoni) e le frazioni del Comune di Trento sul versante del Monte Bondone (30 bidoni).

In merito alla predazione di un asino a Sopramonte di Trento, il Servizio Faunistico della Provincia comunica che dal sopralluogo compiuto sul posto è stato accertato come l’episodio sia stato causato da un orso. Il plantigrado ha sfondato il recinto, che non era dotato di specifiche opere di prevenzione, e piegato il cancello d’ingresso.
Si ricorda che la Provincia autonoma di Trento mette a disposizione in comodato d’uso gratuito (o con finanziamento fino a un massimo del 90%) reti elettrificate a tutela di bestiame o arnie, come noto suscettibili di danno da grandi carnivori. A protezione degli animali al pascolo, viene finanziato inoltre l’acquisto di cani da guardianìa. L’Amministrazione provinciale garantisce inoltre supporto e assistenza alle attività zootecniche, con l’obiettivo di favorire la coesistenza tra grandi carnivori e attività di montagna. L’invito alla cittadinanza è di attenersi alle buone norme di comportamento suggerite dagli esperti nelle aree frequentate dai grandi carnivori.

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