Addio a Ferdinando Martinelli di Torbole, la cultura perde un protagonista

Il mondo della cultura altogardesana dice addio a Ferdinando Martinelli, scomparso oggi all’età di 93 anni. Ne traccia un profilo l’amico Graziano Riccadonna, direttore della rivista “La Giurisdizione di Pénede”.
“Lucido interprete della storia e uno sconfinato amore per la cultura e il suo paese, Torbole. Ferdinando Martinelli ha rivestito doversi incarichi sociali ed istituzionali: è stato tra i fondatori, nel 1993, del Gruppo culturale Nago-Torbole, editore del periodico “La Giurisdizione di Pènede”, studioso tra i più attivi della nostra zona, nonché tra i più sensibili anche agli aspetti sociali, presidente dell’Azienda di Promozione Turistica di Nago–Torbole fino al 1992. Insomma, una figura poliedrica che mancherà non solo alla cultura.
Ferdinando aveva compiuto i 93 anni lo scorso 9 marzo, sempre in perfetta lucidità, attorniato dalla moglie e dai figli Alberto e Massimo.
Maestro elementare della vecchia guardia, ma sempre molto attento alle novità dell’insegnamento, corrispondente per qualche anno da Torbole del giornale “L’Adige”, il suo desiderio era sempre stato quello di approfondire la cultura con la frequenza dell’Università. Si iscrive perciò a Padova alla facoltà di Pedagogia che frequenta fino alla laurea (1972), che gli permette di partecipare al concorso direttivo nel 1973 e di essere nominato direttore didattico prima a Cedegolo (BS), poi a Gavardo (BS) e infine ad Arco dove svolge il suo lavoro fino al 1992.
La sua passione principale, che lo accompagnerà sempre, oltre al lavoro scolastico, è stata la ricerca storica in seguito alla quale sono state pubblicate numerose opere. Per lui è stata una grande soddisfazione l’essere stato chiamato a far parte dell’Accademia degli Agiati a Rovereto. Socio attivo delle associazioni “Sommolago” di Arco, “Centro Studi Judicaria” di Tione e “Riccardo Pinter” di Riva del Garda, delle quali è sempre stato tra i protagonisti.
Nel corso dell’ultima assemblea del Gruppo Culturale Nago Torbole è stato letto un suo saluto, accolto con viva partecipazione dei presenti unitamente all’augurio di ristabilirsi da una malattia. Che purtroppo non c’è stato lasciando spazio al dolore per la perdita di un amico sincero che non sarà mai dimenticato”.