Ha donato un’ambulanza alla Croce Rossa, encomio solenne a Olga Ferrari

Redazione12/03/20243min
olga ferrari 03
olga ferrari 02
olga ferrari 01
CROCE ROSSA ARCO AMBULANZA OLGA FERRARI (6)
CROCE ROSSA ARCO AMBULANZA OLGA FERRARI (5)
CROCE ROSSA ARCO AMBULANZA OLGA FERRARI (4)



 

Ha donato ai volontari della Croce Rossa del Basso Sarca un’autoambulanza nuova fiammante dotata delle apparecchiature mediche più avanzate. Un gesto che ha colpito per la generosità e per il senso di comunità, di fronte al quale la Giunta comunale ha stabilito di conferire alla signora Olga Ferrari l’encomio solenne della città di Arco. La cerimonia si è tenuta nel primo pomeriggio di martedì 12 marzo in Municipio, presenti il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale. Olga Ferrari, 93 anni splendidamente portati, era accompagnata da Leonardo Midolo, referente del Gruppo di Arco e Basso Sarca della Croce Rossa Italiana.

«È con grande piacere – le ha detto il sindaco, dando lettura del messaggio stampato sulla lettera di encomio – che, a nome dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Arco, si conferisce a lei l’encomio solenne, onorificenza cittadina disciplinata dal Regolamento comunale per la concessione della cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze. Ritenendo che la sua donazione volontaria a favore del Gruppo di Arco e Basso Sarca della Croce Rossa Italiana rappresenti un gesto di grande significato per l’intera comunità arcense, l’amministrazione ha deciso di assegnarle questo riconoscimento e di consegnarle il bronzo raffigurante la rupe e il castello di Arco quale segno tangibile di riconoscenza e di stima da parte della città. Con l’augurio che il suo gesto, esempio concreto di solidarietà, possa essere d’ispirazione per molte e molti».

La sig.ra Ferrari non ha voluto parlare del suo gesto, limitandosi a dire di aver fatto quello che si sentiva di fare. Al sindaco e alla Giunta ha raccontato, con partecipazione, vivacità e grande emozione, la sua vita all’insegna dell’umiltà e della dedizione al prossimo. Ha lavorato, infatti, come infermiera, prima al sanatorio «Vittorio Emanuele III», noto come «Argentina» e poi, dopo la chiusura, all’ospedale di Arco. Qui, per gratificarla dei meriti e della dedizione, le è stato proposto il trasferimento al prestigioso ospedale San Gerardo di Monza, dove ha potuto seguire dei corsi e salire di livello, e dove è stata anche volontaria nella Croce Rossa. Alla pensione, il ritorno ad Arco, nella sua Varignano.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche