I genitori dei giovani tennisti di Riva: “La sede è incompiuta, il Circolo sta morendo”

Redazione06/03/20246min
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In una lettera inviata ai vertici politici e sportivi i genitori dei giovani allievi della Scuola Tennis di Riva del Garda esprimono tutta la loro preoccupazione e chiedono chiarimenti sul completamento della nuova sede al Brione.
La missiva è indirizzata alla sindaco Cristina Santi, all’assessore allo Sport Lorenzo Pozzer, in Provincia al presidente Maurizio Fugatti e all’assessore allo Sport Francesca Gerosa, alla presidente del CONI Trentino Paola Mora, al presidente FITP Trentino Marcello Russolo e a quello nazionale Angelo Binaghi ed infine al presidente del Circolo Tennis Riva Roberto Simonini.
“Chiediamo a questa Amministrazione comunale – scrivono nella lettera con in calce 54 firme – chiarimenti e risposte concrete in merito ai tempi di realizzazione del completamento delle strutture in concessione al Circolo Tennis Riva e di rivedere quanto inserito nel bilancio di previsione 2024-2026 presentato a inizio febbraio. Nelle varie occasioni pubbliche di incontro con l’Assessore Pozzer questi ha sempre confermato l’attenzione dell’Amministrazione per le attività del Circolo. Nei documenti pubblicati recentemente sul sito del Comune troviamo riferimenti generici e vaghi come, ad esempio, nella relazione del Sindaco al Bilancio di Previsione 2024-2026 dove dice “Rimane ancora alto l’impegno, anche economico, per poter garantire l’attività del nuovo impianto di tennis, essendo ancora incompleto in molte delle sue parti”. Nello stesso documento, inoltre, nel paragrafo “Tennis”, “si evidenzia che l’opera va terminata ad integrazione del nostro prezioso Patrimonio Comunale. Nei prossimi mesi bisogna mettere in campo la copertura con due palloni e impostare una programmazione che porti finalmente alla conclusione della palazzina servizi con impianti fotovoltaici e solari e alla posa in opera di due campi da paddle, sempre più necessari anche nel nostro territorio”.
Il gruppo di genitori ha verificato quindi il programma delle opere Pubbliche 2024-2026 dove, però non si trova scritto nulla in merito al completamento del Circolo del Brione. “Siamo consapevoli del fatto che le priorità siano tante, ma questo non ci vieta di portare alla vostra attenzione il nostro concreto timore che il nuovo circolo del Brione resti un’opera incompiuta, la cui attuale inadeguatezza inficia lo svolgimento dell’attività agonistica e non, come pure la crescita sportiva dei nostri ragazzi”.
Nella missiva i genitori chiedono che per la prossima stagione invernale si proceda con estrema sollecitudine a completare la palazzina servizi, al cui interno dovrebbe trovare spazio una palestra, e installare i palloni pressostatici sui due campi in terra. Chiediamo anche di procedere con la realizzazione dei due campi con superficie dura, come previsto da primo progetto, perché questi fondi permettono un allenamento diversificato, l’utilizzo anche in inverno nelle giornate di sole e l’uso immediato dopo le piogge estive”.
Altro capitolo della lettera è riservato alla vecchia sede alla Casina delle Magnolie. “Ancora una volta la stagione invernale si è svolta sotto il pallone della vecchia sede, edificio risalente agli anni Venti del secolo scorso e che dimostra tutta la sua età: spogliatoi e bagni fatiscenti, assenza di riscaldamento e acqua calda per via della caldaia rotta, nessuno spazio ristoro o di socializzazione”.
I genitori aggiungono il loro imbarazzo nel vedere che durante manifestazioni indoor, che hanno portato a Riva numerosi atleti e accompagnatori da tutta la regione, non era possibile poter usufruire di spogliatoi riscaldati e docce calde, tanto meno di un’area di attesa dove intrattenersi lontano dalle intemperie. Questa situazione invivibile e ingestibile non è dignitosa – dicono – soprattutto per una città come Riva del Garda.
“Chiediamo una riflessione generale sui tennis alla Casina – prosegue la lettera – promuovendo la soluzione di un restyling dell’edificio e dell’area per riportarli agli antichi splendori. Sarebbe un vero peccato perdere questo gioiello architettonico sede di incontri che hanno fatto la storia del tennis italiano”.
“I circoli sportivi permettono di promuovere i valori dello sport e l’incontro, coinvolgono, proteggono, fanno crescere persone che saranno gli adulti di domani. Un’amministrazione lungimirante sa che investire in questi luoghi significa costruire una società più sana e dovrebbe tenerne conto quando assegna le priorità alle opere da portare a termine. Concludiamo ringraziando il Circolo Tennis Riva per non aver trattato i nostri ragazzi come atleti di serie B e di aver investito in questi ultimi anni, nonostante tutto, in una scuola tennis di qualità. Ribadiamo nuovamente, però, che senza strutture adeguate è difficile colmare un vuoto generazionale di giocatori che a Riva perdura da anni. Raccogliamo purtroppo voci di insoddisfazione da parte di genitori e atleti che si stanno trasferendo in circoli vicini dove il confronto con Riva è impietoso. In zone come le valli del Chiese, Giudicarie e Rendena in poco tempo si sono realizzati impianti funzionali e il numero di atleti sta crescendo in modo esponenziale. Sarebbe un vero peccato veder morire un Circolo che tra pochi anni festeggerà i cento anni di storia”.

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