Un’aula dedicata ad Alba Chiara alle scuole “Sighele” di Riva
Sono passati sei anni e mezzo da quando Alba Chiara Baroni venne uccisa dal suo fidanzato, che poi si tolse la vita, ma nulla è cambiato rispetto al recente episodio che ha visto al centro dell’attenzione l’ennesimo femminicidio e la morte di Giulia Cecchettin. Una ferita che si riapre ogni volta nel cuore di papà Massimo Baroni dal 31 luglio 2017, e che mai potrà rimarginarsi.
106 femminicidi in Italia solo nel 2023, sono lì a testimoniare il sopruso che l’uomo perpetra nei confronti della donna, ritenuta da coloro i quali si macchiano di questo delitto un semplice “oggetto” di proprietà. Ricordare per non dimenticare, ricordare per insegnare che la donna va amata e non violentata, ma la società moderna spesso questo semplice diritto alla vita del genere femminile non lo considera proprio. Stereotipi difficili da estirpare se non col ricordo, appunto, di chi ha perso la vita per mano di un altro essere umano, geloso, padrone, violento.
E così il ricordo di Alba Chiara Baroni è stato sempre tenuto vivo nel corso di questi sei anni, ma per farlo ci sarà anche un’aula delle scuole medie “Scipio Sighele” di Riva che sarà intitolata proprio alla ragazza uccisa dal suo fidanzato. Una proposta che sarà discussa dal Consiglio d’Istituto ma che, ne siamo, certi, troverà risposta positiva. L’incontro con gli studenti si è svolto in un clima di commozione generale, vuoi per l’esecuzione del brano “Alleluja” di Leonard Cohen da parte degli allievi, vuoi per il clima che si è creato durante l’incontro nel quale docenti e allievi si sono presentati ai genitori di Alba Chiara, che frequentava quella scuola. Se la proposta d’intitolare l’aula d’artistica alla loro figlia sarà accolta, un altro tassello contro la violenza di genere potrà essere aggiunto ai tantissimi che si stanno posando in questa società.