Serena Casagranda, poesie in dialetto grazie anche a Mogol

 

Il primo martedì del mese di novembre ha visto, come di consueto, l’apertura del salottino letterario alla Libreria Cazzaniga di Arco, stavolta in compagnia della poetessa trentina Serena Casagranda, giovane artista “pinaitra” come ama definirsi, che ha raccontato di sé e del suo percorso alla scoperta della scrittura e della poesia.
Si è trattato dell’ennesimo appuntamento della rassegna “En dialèt al més”, creata dall’associazione culturale “Giacomo Floriani”.
Nata a Trento nel 1987, vive immersa nella natura del suo bell’altopiano di Pinè con la sua famiglia, alla quale è legatissima. I suoi scritti danno libero sfogo alla sua interiorità e alla sua fantasia. Crede in ogni forma di amore e i suoi testi ne ritraggono il tema e l’atmosfera, profondamente convinta che la felicità provenga dal saper cogliere la bellezza delle piccole cose, riuscendo così a vivere la vita giorno per giorno e in ogni singolo istante.
Ha scoperto di amare la poesia da poco tempo seguendo positivamente corsi di formazione con Renzo Francescotti e Francesco Gazzè, ma importanti e significativi sono stati l’incontro e il successivo lavoro con il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol. Infatti il grande desiderio di Serena sarebbe quello di veder trasposto in musica un suo testo. Ha scritto per Strenna Trentina, nel 2019 ha ricevuto una menzione straordinaria con il premio “Carro delle Muse” e nel 2020 si è aggiudicata la vittoria al concorso della Giornata Mondiale della Poesia. Alla fine di questo mese di novembre un suo testo parteciperà alla Biennale “Art Factory” di Milano.
La serata in libreria, moderata da Patrizia Pacchera, è stata animata da piacevoli scambi dialettali tra Serena e il pubblico.
La serata si è conclusa con un ringraziamento ed un saluto a Serena intonando “…tu chiamale se vuoi emozioni”!
Il prossimo incontro sarà martedì 10 gennaio con Giuliano Natali.