Arrestata ad Arco infermiera che rubava denaro a colleghi e pazienti
I Carabinieri della Stazione di Arco, al termine di una intensa attività di indagine, hanno tratto in arresto in flagranza di reato una cinquantenne, dipendente socio sanitaria di una casa di cura della zona, ritenuta responsabile di furto aggravato.
Le indagini sono iniziate nel mese di marzo quando, all’interno della struttura, si sono iniziati a registrare una serie di furti ai danni di pazienti ricoverati e dipendenti. In totale ben 13 furti di piccole somme di denaro che sparivano dai vari portafogli e borsette lasciate momentaneamente incustodite che, sommati, portavano alla considerevole cifra di quasi 4 mila Euro in pochi mesi. Episodi che lasciavano ancor più attoniti alla luce del fatto che le vittime erano spesso persone fragili che si trovavano nella casa di cura per motivi di salute o normali dipendenti che vi andavano a lavorare.
Alcuni furti erano andati a segno in Reparti non aperti al pubblico a causa delle restrizioni per il Covid e ciò aveva indirizzato i sospetti degli investigatori nei confronti di qualche dipendente della Casa di cura stessa. Venivano quindi installate alcune videocamere nelle zone maggiormente colpite dai vari raid furtivi. Nella giornata di venerdì 6 ottobre veniva filmata una dipendente accedere allo spogliatoio femminile ben 40 minuti prima della fine del suo turno, aprire l’armadietto di una sua ignara collega ed estrarre dal portafoglio di questa alcune banconote di piccolo taglio, rimettendo poi tutto a posto ed uscendo subito dopo dalla stanza. I Carabinieri arcensi, a quel punto, si sono immediatamente appostati fuori dalla struttura sanitaria, fermando la cinquantenne con il denaro (200 Euro) ancora accartocciato e nascosto in una tasca interna della sua borsetta e non nel suo portafoglio, quindi separato dalle banconote di cui la stessa era legittimamente in possesso. La donna veniva quindi condotta presso la Stazione Carabinieri di Arco, ove veniva dichiarata in stato di arresto: non avendo altri precedenti di polizia, la stessa veniva poi condotta presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, mentre la somma recuperata veniva posta sotto sequestro in attesa di poter essere restituita alla legittima proprietaria.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rovereto ne convalidava l’arresto con l’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Arco per 3 giorni alla settimana. Il denaro veniva quindi restituito alla legittima proprietaria che, nel frattempo, aveva sporto denuncia di furto.
La Direzione della struttura sanitaria ha ringraziato i Carabinieri per la riservatezza e la celerità dell’indagine svolta che in questi mesi aveva preoccupato non poco i vari pazienti e il personale impiegato.