Casa Sacro Monte a Riva, rifugio per disperati e ristrutturazione lontana

Claudio Chiarani15/10/20232min
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Un tempo era l’Ente Comunale di Assistenza, per brevità “Eca” che sorse come reparto separato dall’ospedale di Riva del Garda, fondato dalla Confraternita della Disciplina nel XIV secolo. Ma questa è storia e lasciamo a chiunque ne desideri approfondire le vicissitudini la lettura al link qui pubblicato (Sacro Monte).
Un edificio lasciato in totale abbandono divenuto nel tempo luogo di rifugio di senzatetto, barboni, disperati. La proprietà del Sacro Monte (così, infatti, è nota la struttura) è del Comune di Riva del Garda e si trova tra la nuova Cittadella per gli anziani (Rsa di Riva) e la sede della Comunità di Valle. Nel tempo fu anche sede del Monte di Pietà, ossia il luogo dove la gente andava a impegnare i pochi beni posseduti in cambio di denaro. Quando il primo cittadino era Claudio Molinari e l’assessore alle Politiche sociali Rosanna Giordani si diede corpo a un progetto che in poco tempo sembrava poter ridar vita all’edificio. L’idea era realizzare un Centro per i minori e le famiglie, invece tutto si arenò quando il costo dell’operazione si calcolò fosse di circa due milioni di euro. Un progetto che venne consegnato all’architetto Giuseppe Cipriani e che prevedeva anche di salvare i preziosi affreschi e decori dello stesso oggi, purtroppo, compromessi.
Cosa farne dunque oggi? L’Amministrazione è focalizzata sui fondi del Pnrr e le opere che sono state finanziate e approvate (ma da finire in tempo se si vogliono i soldi), dunque il Sacro Monte se ne starà lì in abbandono ancora per molto tempo. D’altronde se non ci sono i soldi c’è ben poco da sperare. Un bene da valorizzare, certo, questo lo dice anche Cristina Santi, primo cittadino di Riva del Garda. Ma senza soldi non si può fare nulla.

 


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