“Stop alloggi turistici nell’Alto Garda, prendiamo esempio da Firenze”
Se l’ha fatto Firenze perché non può farlo Riva del Garda? O l’Alto Garda intero? Stiamo parlando degli alloggi che i proprietari affittano ai turisti, vera e propria “causa” di mancanza di appartamenti per chi intende abitarci. Invece non si trovano appartamenti e i residenti storici, piano piano, ma questa è la vita, se ne stanno andando. Da Torbole se ne vanno i giovani, da Riva almeno da cinque anni a questa parte, ma anche da Arco e da tutte le località dell’Alto Garda il “fenomeno” sta assumendo contorni sempre più delicati per chi vorrebbe abitarci stabilmente.
Il Comune di Firenze ha bloccato gli affitti turistici, e allora perché non può farlo anche l’Alto Garda? Se lo è chiesto Tiziana Betta, assessora in Comunità di Valle per le Politiche socio-assistenziali, davanti alle difficoltà che le si presentano quotidianamente sul tavolo. Un esempio da seguire, ha detto in estrema sintesi Betta, che ha convocato per il 18 ottobre prossimo i sindaci del Comprensorio, referenti dei servizi sociali, Itea, Sportello casa, sindacati e categorie economiche al fine di cercare una risposta simile anche per l’Alto Garda.
I tempi, ha dichiarato alla stampa l’assessora, sono drammatici e urge una risposta chiara, rapida e precisa. Ormai si parla di “Overtourism”, fenomeno che se non è ben “governato” porta solo danno ai residenti. Case che si svuotano, la criticità dei rifiuti prodotti dai turisti lasciati ovunque, inquinamento, perdita addirittura di un’identità culturale di anni e anni di generazioni di residenti che va persa giorno dopo giorno. Criticità che è tempo di affrontare seriamente tutti assieme come gli affitti altissimi che, anche con due redditi, si fanno fatica a pagare.