Cantiere 26 di Arco, approvato il disciplinare per l’appalto
La giunta comunale di Arco ha approvato il disciplinare di servizio e il relativo piano economico finanziario, tariffe massime comprese, per l’affido in gestione degli spazi presso Cantiere 26. “Conditio sine qua non” che l’attività rimanga aperta almeno sei giorni la settimana per “restituire al territorio, a chi ci vive e abita il Centro giovani che, a oggi, è chiuso da un anno circa.” Pubblicata nei giorni scorsi la “manifestazione d’interesse” come si dice, ora il Comune attende che qualcuno si faccia “vivo.” Il periodo d’affidamento è stato stabilito in almeno quattro anni dal momento dell’accordo. Periodo eventualmente rinnovabile per la stessa durata qualora le parti siano, logicamente, d’accordo al termine del primo periodo di affido. Una “soluzione” che è giunta al termine di un periodo delicato ha detto l’assessore referente Dario Ioppi, e per la quale ringrazia il lavoro degli addetti negli uffici comunali. Per presentare la manifestazione d’interesse, tuttavia, che scade venerdì 15 settembre prossimo, si riunirà poi la commissione per procedere all’assegnazione. Recita testualmente la relazione per l’affido in concessione del Centro Giovani Cantiere 26: “La giunta comunale… delibera di affidare, per le motivazioni sopra esposte (nella stessa, ovviamente), la gestione del Centro Giovani Cantiere 26 nella forma di concessione a terzi per la durata di anni quattro, rinnovabile per un periodo di pari durata, con un importo a base di gara di euro 300.000 (oneri fiscali esclusi, pari all’intervento finanziario comunale di euro 75.000 annuo per 4 annualità) riservando la partecipazione, ai soggetti di cui all’art. 4 comma 1 lett. C) della legge provinciale 5/2007.” L’amministrazione, dunque, ha elaborato un piano economico finanziario di spesa adeguato, con precise tariffe per l’utilizzo degli spazi e col chiaro intento di promuovere le attività giovanili sul territorio, incentivando l’imprenditorialità dei giovani nel settore. Per la gestione del centro ci sarà un occhio di riguardo in primis ad associazioni di volontariato, oratori, cooperative sociali, associazioni private senza fini di lucro proprio per le finalità sociali verso le quali il centro e i suoi gestori dovranno avere.