Parco della Libertà a Riva, in ottobre i lavori. Il Comitato: “Non confondere i Martiri con altri caduti”
L’inizio dei lavori per il nuovo Parco della Libertà e parcheggio interrato in via Galas a Riva del Garda slitta di 30 giorni. Infatti la Ediltione, ditta che ha vinto l’appalto, ha ottenuto una deroga dal Comune di Riva del Garda per poter presentare il progetto esecutivo necessario, e quindi realizzare l’opera che darà alla città nuovi spazi per parcheggiare vicini al centro, ma anche un nuovo volto alla superficie che sarà adibita a parco pubblico.
In ogni caso il termine dei lavori dovrà essere per la fine del 2024, pena la mancata concessione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il 2 ottobre dovrebbe aprire il cantiere, ma fin da subito la Ediltione dovrà approntare l’area con l’installazione di una grande gru (venerdì 15 settembre il parcheggio Ex Cimitero sarà chiuso, in sostituzione sarà a disposizione gratuitamente il parcheggio all’area Ex Cattoi).
La spesa prevista è nota: sette milioni e mezzo di euro di cui cinque e mezzo derivati dal Pnrr e il resto dal Comune. Com’è noto sarà realizzato un grande parcheggio interrato e in superficie un parco con un chiosco e al centro un biolago. In sostituzione dei 170 parcheggi che si perderanno per il tempo necessario ai lavori sarà a disposizione l’area ex Cattoi in viale Rovereto.
Non si è comunque sopita la protesta del Comitato “Assemblea Parco della Libertà”, ancora fermamente contrario all’opera, specie per l’abbattimento dei secolari cipressi che adesso hanno le ore contate. Critiche anche al fatto che poi il parco ricorderà tutti i Caduti.
“Davanti ad un quadro economico in cui crescono disagio, fatica e povertà – scrive in un lungo comunicato il Comitato – il Comune pensa a realizzare opere dannose perché ci sono i soldi della sciagura nazionale che va sotto il nome di PNRR. E così partono i lavori del parcheggio al Parco della Libertà che verrà stravolto, vedrà sparire tutti i cipressi più vecchi e apparire un parcheggio a pagamento teso ad attirare ulteriore traffico in centro città. La “maxi gru”, che sembra quasi una scelta a sfregiare memorie – conclude la nota – verrà installata sulla terra sacra dove hanno riposato generazioni di rivani. La stele che ricorda i Martiri del 28 giugno del 1944 verrà confusa con altri ricordi che, pur nel doveroso rispetto, nulla hanno a che vedere con quel martirio nazi-fascista”.