È M-61 l’orso che in giugno ha attraversato Arco

Claudio Chiarani11/08/20232min
orso arco 2

 

È M61 l’orso che il 13 giugno scorso è stato ripreso transitare nell’immediata periferia di Arco, zona via S. Caterina, via Venezia e Varignano mentre dal monte Stivo, zona Troiana, voleva probabilmente raggiungere la zona di San Giovanni (leggi). Di lui, grazie all’analisi dei ciuffi di pelo lasciati su alcune recinzioni, si sa qualcosa in più.
Maschio, figlio di F12 e M15, quattro anni di età, non è mai stato coinvolto in episodi di interazione con gli esseri umani.
Monitorare e tracciare gli esemplari è stato detto sia dal primo cittadino Alessandro Betta che dal suo vice Roberto Zampiccoli, per i quali oggi sapere gli spostamenti dei grandi carnivori, e qui si parla anche di lupi, è fondamentale ai fini della limitazione dei danni. Sia agli umani sia ai capi d’allevamento, perché oggi la gente ha paura di andare a spasso nei boschi. Sicurezza, prima di tutto, con prevenzione e salvaguardia.
Da più parti è richiesto un “aggiornamento” del progetto Life Ursus, partito nel 1996 per la tutela della popolazione dell’orso bruno del Brenta finanziato all’Unione Europea, promosso dal Parco Naturale Adamello Brenta in collaborazione ocn la Provincia di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ISPRA). Allora furono introdotti sul territorio nove esemplari, tre maschi e sei femmine. È utile ricordare Life Ursus che un sondaggio d’opinione diede un risultato più che favorevole al progetto per il 70% degli intervistati. Ebbene, oggi molti di loro magari per l’età non ci saranno più, e quel che è certo è che se il sondaggio dovesse ripetersi arriverebbe avrebbe percentuali nettamente inferiori.

 


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