Nel libro di Marco Ischia l’inedita Guerra sulla Rocchetta
È uscito da pochi giorni il libro “Rocchetta 1916-1917. Guerra e alpinismo”, di Marco Ischia, edito da Comitato Riccabona, che racconta le vicende del Primo conflitto mondiale sulla Rocchetta con un dettaglio mai osservato prima e una mole di informazioni inedite. Questo grazie alle ricerche condotte presso il Kriegsarchiv di Vienna, ma anche in altri archivi, e le numerose ricognizioni effettuate dall’autore sulla montagna, anche in luoghi accessibili solo alpinisticamente.
La ricostruzione dei fatti è stata condotta dall’autore con un costante confronto tra mappe austriache, documenti e rapporti di ufficiali dell’esercito asburgico, e quelle italiane, ovvero i diari dei battaglioni impegnati in quel tratto di fronte, in parte già pubblicati in letteratura, in parte ancora inediti e custoditi presso l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma.
Sono emerse così vicende ed episodi di guerra, ma anche di alpinismo,delle quali si sapeva poco o nulla. La morfologia della Rocchetta, con le sue verticali pareti di roccia, costrinse i belligeranti a combattere una guerra che fu veramente alpinistica, con la realizzazione di sentieri e strutture esposte, la convivenza quotidiana con l’esposizione al vuoto, ma anche con azioni e incursioni di reparti effettuate attraverso arrampicate o discese su corda.
Da ultimo, il ritrovamento casuale di uno schizzo di Cima Rocca realizzato da un capitano dell’esercito sabaudo con i tracciati di ipotetici tunnel da mina per annientare le soprastanti postazioni austriache, seguito quello di alcuni documenti austriaci riguardanti le medesime intenzioni da parte dell’avversario. Ciò ha permesso di fare luce su una poco o nulla nota “guerra di mine”, che non degenerò come in altri celebri luoghi del fronte solo a causa dell’abbandono della Rocchetta da parte degli italiani, i quali il 13 dicembre 1917 lasciarono le posizioni che occupavano sulle pendici della montagna, per ripiegare a sud del torrente Ponale.
A corredo del testo, numerose mappe custodite presso l’archivio viennese, un intero album di fotografie scattate sulla Rocchetta, appartenuto a un soldato rimasto anonimo che il Comitato ha reperito tra i collezionisti e numerose fotografie attuali scattate dall’autore nel corso delle ricognizioni effettuate sulla montagna.