A Riva i vini Rotari incantano i soci del Rotary

Rotari (in latino Rothari) è stato il famoso Re dei Longobardi e d’Italia a cui si deve il celebre Editto, ossia la prima raccolta scritta delle Leggi con aspetti derivati dal diritto romano. Ora chi abita in Trentino alla parola “Rotari” associa, ne siamo certi, i famosi vini e bollicine, quelle che il presidente del gruppo Mezzacorona Luca Rigotti ha portato alla conviviale del Rotary Club di Riva del Garda, lunedì sera 17 luglio, sotto la direzione del nuovo presidente, l’avvocato Andrea Dalponte.
L’incontro è stato l’occasione per assaggiare i grandi vini che “Mezzacorona” produce con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, nel rispetto della normativa vigente e dei soci che devono poter trovare nel gruppo una specie di “grande famiglia” che accolga i frutti del proprio lavoro nelle coltivazioni di proprietà. Il “Brand Ambassador” Fabrizio De Simone tra un piatto e l’altro ha illustrato le caratteristiche dei vini che accompagnavano i piatti, mentre il presidente Rigotti ha parlato del gruppo, gli investimenti, il raccolto, il fatturato, rispondendo alle domande dei soci Rotari presenti al Grand Hotel Liberty. Interventi apprezzati dai presenti alla conviviale, volti alla conoscenza di come i vigneti della piana rotariana (ecco un altro riferimento al Re dei Longobardi che vi soggiornò durante il suo regno d’Italia dal 636 al 652 d. C.) e gli appezzamenti dell’Alto Garda diano il loro frutti per le eccellenze poi trasformate nel prezioso “nettare degli Dèi”. Il gruppo, nato nel 1904 e che per il suo 85% del fatturato guarda all’esportazione, conta 1.500 soci e dalle prime bottiglie tutte destinate alla Corte dell’Impero Austro ungarico oggi coltiva uva su 2.800 ettari viti per un prodotto finale esportato in 60 Paesi di tutto il mondo che dà un fatturato globale assestato sui 213 milioni di euro.