Rialzo dei tassi di interesse, il confronto al Tavolo per il Credito

Redazione18/07/20233min
Il-Tavolo-per-il-Credito-con-ass.-Spinelli_imagefullwide

 

A seguito dei nuovi annunciati rialzi dei tassi di interesse e per valutare gli impatti derivanti dagli incrementi decisi dalla BCE su famiglie e imprese, è stato convocato nei giorni scorsi il Tavolo per il Credito, promosso dall’assessorato allo sviluppo economico ricerca e lavoro, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle banche del territorio e delle categorie economiche.
Per controllare le aspettative inflazionistiche, la Banca Centrale Europea (BCE) ha intrapreso una politica monetaria restrittiva, volta ad innalzare i tassi di interesse verso livelli che potessero assicurare un rientro dell’inflazione su valori coerenti con l’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine: a partire dallo scorso 21 luglio 2022, il Consiglio direttivo della BCE ha pertanto deciso otto aumenti dei tassi di interesse e ha annunciato che sono previsti ulteriori aumenti anche in occasione della prossima riunione del 27 luglio. In questo scenario, i rischi maggiori riguardano il credito a imprese e famiglie.
Ai primi segnali di possibili difficoltà il titolare del mutuo è opportuno si rivolga alla propria banca per valutare le possibili soluzioni per affrontare l’aumento dei tassi di interesse e ottenere le informazioni utili per comprendere le diverse opzioni e per valutare preventivamente gli impatti.

I rappresentanti delle banche del territorio hanno quindi presentato le azioni e le misure messe in campo per mitigare l’onere a carico delle famiglie e delle imprese, segnalando che fortunatamente nel nostro territorio vi è ancora una buona sostenibilità del debito. Esse monitorano attentamente la situazione svolgendo periodici stress test con l’obiettivo di intervenire sulle singole posizioni mettendo in campo un programma di sostegno per i privati e per le famiglie prevedendo forme di flessibilità nel rimborso dei mutui in termini di moratorie e allungamento delle scadenze; per quanto riguarda le imprese sono previste forme di flessibilità sui nuovi mutui ma anche per i mutui in essere.

Importanti sono stati anche gli spunti di riflessione dei rappresentanti delle categorie economiche, che hanno sottolineato come sia necessario pensare e mettere in campo strumenti e azioni per soddisfare le esigenze delle imprese, tenendo conto della loro dimensione. Sicuramente le moratorie e gli allungamenti delle durate rappresentano una boccata d’ossigeno, ma oltre alla risposta emergenziale bisogna guardare al futuro e lavorare anche per sostenere gli investimenti, sviluppando una cultura finanziaria nel tessuto imprenditoriale.

 


La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche