Le bici sfrecciano sul Lungolago, gli esercenti protestano: “Serve il divieto”
Chiudere il transito delle biciclette a Riva del Garda sul lungolago Marinai d’Italia, siano esse mountain bike o da città. La richiesta arriva dagli operatori economici che hanno le loro attività su quel tratto che va da piazza Tre Novembre al Parco del Brolio, perché servire i clienti al tavolo con così tanti passaggi, tra pedoni e due ruote, ormai è diventata un’impresa. Il problema non sussisterebbe qualora i ciclisti avessero un minimo di educazione che consiglierebbe di scendere di sella e spingere la bici a mano senza creare scompiglio o, peggio, rischiando d’urtare camerieri che stanno facendo il loro lavoro. Ma, si sa, tutto il mondo è paese; dunque, oggi una richiesta di divieto appare sensata. Sempreché tale divieto sia rispettato. Per i ciclisti andare contromano è abitudine, attraversare in sella col rosso sulle strisce altrettanto, difficile sarà fermarli sul lungolago dove c’è gente che lavora, famiglie che devono prestare attenzione che i loro bambini non finiscano nel lago o, come in questo caso, arrotati dalle biciclette.