Reti delle Riserve: “Educazione ambientale per coinvolgere i giovani”

Redazione15/06/20233min
parco sarca valle

 

Durante l’incontro “Reti di Riserve: strategie e opportunità per il riavvio”, le Reti di Riserve hanno illustrato come hanno riavviato o stanno riavviando il loro percorso. Nella riunione, alla quale hanno partecipato numerosi amministratori pubblici e i rappresentanti delle Reti, sono stati illustrati i punti di forza e di debolezza, ma anche i possibili sviluppi futuri delle reti di riserve.

“Con la riforma delle reti che hanno caratterizzazioni anche molto diverse, che vanno dai fiumi agli ambiti a parco agli ambiti terrazzati e relativi interventi – ha spiegato a inizio lavori l’assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina – abbiamo cercato, su sollecitazione di chi vive quotidianamente il territorio con un ruolo e una responsabilità, di rendere più facili i percorsi delle procedure, della programmazione degli interventi, del finanziamento provinciale e della rendicontazione. Dal 2008 al 2020 le reti di riserve hanno attivato risorse per 23 milioni e proprio per sostenere il progetto delle reti nel bilancio 2023-25 la Provincia si è impegnata a confermare le risorse degli accordi precedenti, stanziando oltre 2,5 milioni di euro”.

A seguire sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza delle Reti di Riserve: Gianfranco Pederzolli (Parco Fluviale della Sarca) ha descritto la Rete come organizzazione complessa in un territorio eterogeneo sia dal punto di vista ambientale che culturale, mentre Dante Dossi (Parco Naturale Locale del Monte Baldo) ha illustrato il processo di riattivazione della Rete e la ricerca di una nuova identità. Infine sono stati portati alcuni esempi delle potenzialità delle Reti delle riserve: Alessandra Tanas (Parco Fluviale dell’Alto Noce) ha spiegato alcune strategie di pianificazione della Rete tra conservazione della natura, coesione territoriale e responsabilizzazione delle comunità locali; Matilde Peterlini (Rete di riserve Alpi Ledrensi e Rete di Riserve Valle del Chiese) e Giancarlo Orsingher (Rete di Riserve del fiume Brenta) hanno portato alcuni esempi di azioni di educazione ambientale per la diffusione della consapevolezza dei valori ambientali del territorio e la partecipazione delle comunità locali alle attività delle Reti.

 


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