La Collezione Caproni sarà digitalizzata grazie ai fondi del Pnrr
Il patrimonio culturale della Collezione Caproni sarà digitalizzato grazie ai fondi del Pnrr.
Il progetto di “Digitalizzazione del patrimonio culturale della Collezione Caproni” è stato presentato dall’Unità di Missione Strategica Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Provincia ed ha ottenuto, da parte del Ministero della Cultura, le risorse previste dal Pnrr per 654.903,50 Euro sulla Missione 1, componente 3, investimento 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale”.
Il gruppo Caproni fu tra i protagonisti indiscussi del mondo dell’aviazione e dell’industria italiana a partire dalla Prima guerra mondiale. Con grande lungimiranza, sin dal 1910, anno di inizio della sua attività di costruttore aeronautico, l’arcense di Massone Gianni Caproni decise l’accantonamento all’interno delle sue officine degli apparecchi più importanti da lui progettati via via che questi venivano superati.
Questo portò alla costituzione della più antica collezione di aeroplani al mondo, primato che nel 1927, anno della fondazione – a Taliedo (Milano) – del Museo Aeronautico Caproni, si accompagnò a quello di primo museo aziendale italiano.
Straordinariamente ricomposta a Trento nell’arco del decennio 2012-2021 grazie alla generosità della Farmigea Holding srl e dei figli della contessa Maria Fede Caproni, che hanno reso possibile l’acquisizione al patrimonio provinciale del nucleo archivistico e librario, la Collezione Caproni rientra oggi tra le più importanti raccolte a tema aeronautico a livello internazionale e comprende non solo aerei, ma anche frammenti di velivoli storici, e poi una biblioteca di cinquemila volumi e 15mila copie di progetti di aerei.
La concezione vastamente eterogenea della raccolta, che comprende aeromobili originali, documenti d’archivio, rari cimeli, quadri, opere d’arte, progetti industriali e corrispondenze personali e istituzionali, è da porre in risalto. Non a caso, nell’ambito della stessa misura PNRR, potrà essere inserita anche la digitalizzazione 3D di alcuni aeromobili ed opere d’arte appartenenti alla Collezione, superando così alcuni limiti alla fruibilità degli stessi imposti dagli spazi e prassi attuali.