Gli studenti di Trento su Canale 5 con il cortometraggio “Empatia in provetta”

Redazione25/05/20233min
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Fra pochi giorni Jesolo accoglierà il Festival Televisivo Internazionale Ciak Junior 2023, un appuntamento storico dedicato ai cortometraggi scritti e interpretati da adolescenti che verrà trasmesso nel corso dell’estate su Canale 5. Una delle quattro scuole selezionate a partecipare al festival è l’Istituto Artigianelli di Trento, con il cortometraggio “Empatia in provetta”.
Il Festival “Ciak Junior” quest’anno vede protagonisti i ragazzi e le televisioni di 4 Paesi: Italia, Belgio, Germania e Israele, in un format ideato da Sergio e Francesco Manfio. La città di Jesolo ospiterà il 26 e il 27 maggio oltre 100 studenti italiani e stranieri protagonisti dei cortometraggi di Ciak Junior, diventando una accogliente cornice della kermesse.
L’Italia è rappresentata da quattro cortometraggi che sono stati realizzati insieme a gruppi di studenti da Treviso, Reggio Emilia, Andria (BT) e appunto Trento. Le storie ideate dai ragazzi sono state realizzate con l’aiuto della troupe televisiva di Ciak Junior: a luglio i cortometraggi saranno in onda su Canale 5. I 4 brevi film affrontano temi molto interessanti e legati, come sempre, all’attualità e al vissuto dei giovani interpreti, da “Buca la bolla” realizzato da un gruppo di ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti della provincia di Treviso che racconta della “bolla” di internet in cui molti ragazzi si ritrovano isolati quotidianamente, a “Trasparente è un colore”, girato con gli studenti del Gruppo Cinema dell’I.C. Marco Emilio Lepido di Reggio Emilia dedicato al fenomeno del bullismo a scuola, fino alla parità di genere con “Viaggio nel tempo”, degli studenti della classe 1L della scuola P. N. Vaccina di Andria-BT.
Il cortometraggio trentino è dedicato alla “riscoperta” delle emozioni dopo il lungo lockdown: un professore propone ai propri studenti un semplice test, grazie al quale è possibile individuare chi è stato “contaminato” da un virus che porta a galla le emozioni… Basta mettere una propria lacrima nel contenitore e, se il liquido diventa rosa, significa che la “contaminazione” è avvenuta. Pochi giorni dopo, in classe, riusciamo a sentire in sottofondo i pensieri dei ragazzi: la solitudine di Sara, la prima della classe, è uguale a quella di Riccardo, che a scuola non va per niente bene. Anche Alex si sente solo, e confessa che il disagio e la solitudine provati durante il lockdown non sono ancora andati via. Francesca e Gabriele invece si rendono conto che la sensibilità e la disponibilità nei confronti degli altri sono qualità che li accomunano, e di cui non si devono affatto vergognare.

 


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