Alluvioni, premiazione del concorso scolastico su prevenzione e comunicazione
La cronaca di questi giorni ci ricorda purtroppo quanto possano essere drammatici gli effetti delle alluvioni e quanto siano importanti prevenzione e comunicazione. Questo è anche il senso della cerimonia di premiazione degli istituti scolastici vincitori del concorso, sul tema delle alluvioni, indetto dal Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e rivolto alle scuole secondarie di primo grado.
L’assessore Zanotelli, rivolgendosi agli studenti, ha spiegato come il Trentino sia riuscito ad affrontare le calamità che si sono verificate grazie al lavoro delle persone che fanno parte del sistema della Protezione civile, realtà che in questi giorni è impegnata in Emilia Romagna per dare un sostegno alla popolazione locale a fronte degli effetti del maltempo in atto.
Zanotelli ha spiegato inoltre l’investimento che si fa in termini di prevenzione attraverso il lavoro del Servizio Bacini montani, così importante per il territorio e prezioso per la sicurezza perché, ha ricordato, “non esiste il rischio zero”. “Vi siete impegnati molto – ha aggiunto l’assessore – e vi ringrazio perché i vostri suggerimenti sono preziosi. Mi auguro che questa esperienza sia stata significativa per voi e credo che la prevenzione sia un tema centrale “.
Nel saluto rivolto a studenti ed insegnanti, Raffaele De Col ha evidenziato gli effetti del cambiamento climatico in atto e l’importanza di conoscere il territorio anche per averne cura e rispetto. Giancarlo Pederiva ha sottolineato l’importanza di investire nella cultura della prevenzione.
Il concorso è nato a seguito della presentazione e distribuzione nelle classi del fumetto “Alluvioni a catinelle: meglio anticipare!” pubblicato lo scorso anno a conclusione di un progetto europeo “Life” per l’anticipazione e la comunicazione dei rischi alluvionali, con i disegni del fumettista “Tuono Pettinato” (Andrea Paggiaro). Più di 2.000 studenti hanno ricevuto nello scorso autunno la pubblicazione e sono stati invitati – con l’aiuto dei loro insegnanti – a individuare forme di comunicazione del pericolo d’alluvione semplici e dirette. In particolare, è stato chiesto loro di rispondere al quesito: “Come comunicheresti le buone pratiche di protezione civile sul rischio alluvionale e idrogeologico alle tue compagne e ai tuoi compagni, ma anche ad amici e familiari?”.