Difficile convivenza pedoni e bici, sulla ciclabile arrivano i cartelli

Claudio Chiarani25/04/20234min
pedoni bici ciclabile cartelli (1)

 

Pedoni sulla sinistra e ciclisti sulla destra. Cartelli con lampeggianti alimentati da pannelli solari per i casi particolari come lungo la ciclabile che, a Torbole, parte dal noto bar Mecki’s e porta a nord, verso Arco nei pressi dell’abitazione che lì si trova poco dopo averla imboccata. Otto cartelli che sono stati realizzati e posati dal referente provinciale in ambito del sostegno occupazionale e valorizzazione ambientale Ivan Gasperotti. “Ne abbiamo posati otto tra l’asta del Sarca – riferisce alla nostra redazione Gasperotti – poi da porto S. Nicolò per Torbole, in generale verso Riva e Arco in entrambe le direzioni, da Arco verso sud e nord dopo i primi posati lungo l’asta dell’Adige, e in questi giorni ne poseremo altri che segnaleremo probabilmente con dei lampeggianti.” Perché è nato quel cartello, chiediamo? “Nasce dalle tante lamentele che riceviamo, sia da ciclisti sia da pedoni, e noi che siamo i gestori siamo i catalizzatori finali. Dico che, nella maggioranza dei casi per cercare di risolvere le criticità basterebbe il buon senso, ma è difficile trovarne.” Questa è una segnaletica appositamente studiata e normata? “Una segnaletica idonea non esiste, ma è un po’ come tenere la destra sulla carreggiata in automobile. Inoltre, troppi segnali magari non vengono nemmeno visti, “intasano” la vista d’assieme e sono ignorati, ma questo “qualcosa” per ora è una soluzione.” L’abbiamo studiata assieme agli agenti del Corpo di Polizia locale estrapolano gli articoli del Codice della strada che regolano ciclisti e pedoni, da qui siamo partiti per realizzare il cartello che si vede sulle piste ciclopedonali ora anche lungo il lungolago gardesano.” Che c’è scritto? “Beh, lo vedete dalla foto allegata, dice al ciclista di moderare la velocità, cosa che tutti sanno ma che pochi, per essere una ciclopedonale promiscua rispettano. In realtà, ad esempio da Porto S. Nicolò e fino a Torbole, quando c’è gente che passeggia il ciclista dovrebbe scendere dalla bici e condurla a mano. Nessuno lo fa, tanti rallentano perché capiscono, qualcuno, invece, pedala come se dovesse vincere l’oro alle Olimpiadi. Poi di rispettare i pedoni, di pedalare stando sulla destra in unica fila e utilizzare il campanello per avvisare i pedoni dell’arrivo. Ma nel Codice della strada non c’è nulla, o quasi, di tutto questo. Ripeto che abbiamo estrapolato un qualcosa che tutti dovrebbero, ciclisti e pedoni rispettare.” Il ciclista sul lato destro, come sulla carreggiata destra nella circolazione veicolare, il pedone sul lato sinistro, dunque, che deve? “Rispettare il ciclista – risponde Gasperotti – e fermarsi sul bordo della pista e non al centro quando incontra qualcuno per scambiare due chiacchiere. Poi i cani: al guinzaglio e non lungo cinque metri, ovviamente.” Però il Codice della strada, per il quale la bicicletta è un mezzo meccanico atto alla circolazione sulle normali carreggiate (salvo espliciti divieti laddove ci sono le ciclopedonali) latita in materia, e allora le norme comportamentali delle due categorie dovrebbero adeguarsi a vicenda. Spesso, però, le liti per urti o altro non si contano. Il buon senso, spessissimo, nemmeno.

 

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