Burocrazia per i Circoli pensionati e anziani, mano tesa della Provincia

Redazione02/04/20233min
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Dal ballo liscio ai tornei di burraco, fino alle gite in pullman alla scoperta delle bellezze storico-artistiche. Sono davvero numerose le attività promosse dai 120 Circoli pensionati e anziani del Trentino, che devono però fare i conti con una burocrazia che viene percepita come eccessiva. Per questo, il vicepresidente della Provincia Mario Tonina si è impegnato a riconvocare nelle prossime settimane i rappresentanti di queste realtà “per individuare soluzioni che possano snellire le procedure e per tutelare le associazioni e il loro ruolo fondamentale per il presidio e l’aggregazione sociale sui territori”. Se ne è discusso oggi in occasione dell’assemblea ordinaria del Coordinamento dei Circoli che si è riunita questa mattina a Gardolo, alla presenza del presidente Tullio Cova e dell’assessore comunale di Trento Chiara Maule.
“I Circoli pensionati e anziani assumono un ruolo centrale specialmente nei piccoli centri, in cui non esistono punti di ritrovo, favorendo la socialità di fronte ai rischi rappresentati dalla solitudine” ha osservato il vicepresidente Tonina, secondo cui “gli anziani appresentano un grande patrimonio per l’Autonomia trentina. Assumono un ruolo fondamentale di guida, morale ed etica, rispetto alle nuove generazioni per superare l’individualismo imperante. Fanno dunque comprendere ai giovani che la vita ha un senso che val al di là della posizione economica e sociale”.

Le difficoltà burocratiche messe in luce dal presidente Cova sono legate in particolare al Runts (il registro telematico istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in attuazione del Codice del terzo settore). “I presidenti di Circolo sono la classe dirigente di un settore in rapida evoluzione – ha detto. I recenti cambiamenti normativi hanno influenzato anche i comportamenti sociali più elementari: i gusti e le esigenze ricreative dei soci hanno fatto un passo avanti. E così l’organizzazione del tempo libero è diventata ancora più impegnativa per i Circoli. Il futuro di queste realtà dipende dalla loro capacità di rinnovarsi pur mantenendo, nella sostanza, la propria identità originaria”.

 


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