Italcementi di Sarche, sopralluogo della Terza Commissione
Per la Terza Commissione della Provincia Autonoma, presieduta da Ivano Job, quello allo stabilimento Italcementi di Sarche è stato un sopralluogo conoscitivo e di approfondimento della realtà del cementificio. L’organismo, insieme ai tecnici di Appa e all’assessore Mario Tonina, hanno visitato l’azienda su invito dei vertici a quasi un anno dal riavviamento della linea di cottura. Si ricorderà come la riattivazione dei forni avesse gravemente allarmato la popolazione e la Commissione avesse esaminato un anno fa la petizione popolare presentata dalla popolazione con l’obiettivo di contrastare la ripresa della linea di cottura. All’incontro, che si è svolto negli uffici di Sarche dove i commissari hanno incontrato il direttore tecnico di Italcementi Agostino Rizzo e il il direttore della cementeria Nicolò Petralia, è seguita una breve visita alla sala centralizzata.
Il direttore tecnico di Italcementi Agostino Rizzo ha preventivamente tracciato un profilo dell’azienda, che con 158 anni di storia è leader in Italia nella produzione di cemento: 10 gli impianti a ciclo completo diffusi nel paese, 15 le cave per gli aggregati, 6 i centri di macinazione e 116 gli impianti per la produzione di calcestruzzo. Rispondendo alle domande dei commissari Rizzo e Petralia hanno chiarito che la cementeria di Sarche, attiva dal 1964, aveva sospeso la produzione a inizio 2015, ma in valle dei Laghi era proseguita l’attività di macinazione. Ha chiarito che la riattivazione dei forni del 2022, avvenuta senza un incremento della produzione, è stata accompagnata da un investimento di 5 milioni di euro diretti interamente a migliorare la performance ambientale.
Tra i principali interventi ad alta tecnologia il rinnovo della sala centralizzata, l’impianto di dosaggio della soluzione ammoniacale, il rivestimento refrattario del forno, gli impianti di dosaggio dei fanghi biologici essiccati. Con la riapertura del forno, è stato poi avviato un sistema di monitoraggio continuo delle emissioni, effettuato da laboratori esterni accreditati i cui dati vengono trasmessi quotidianamente ad Appa. I parametri emissivi vengono visualizzati in tempo reale su un monitor esterno, oltre che diffusi online.
Con 29 nuove risorse assunte in un anno e mezzo, prevalentemente dal territorio trentino, lo stabilimento impiega ad oggi 48 dipendenti, dei quali solo una donna per motivi legati alla tipologia di lavoro. Grazie al riavvio del ciclo completo della produzione è migliorata molto l’efficienza distributiva e si è registrata di conseguenza una flessione dei flussi di traffico su gomma pari al 38%.
I vertici di Italcementi hanno sottolineato l’importanza attribuita dall’azienda ai rapporti con la comunità: “Ci sentiamo parte del territorio – hanno detto – attenti al minor impatto possibile, pur consapevoli del prodotto trattato. Lo sviluppo sostenibile rappresenta per l’azienda un impegno e un principio guida del proprio modo di fare impresa”.
Hanno preso parte al sopralluogo i commissari Ivano Job, Alex Marini, Gianluca Cavada, Lorenzo Ossanna, Lucia Coppola, Katia Rossato, Alessio Manica.