Dietrofront sul senso unico in viale Canella a Riva
Non sarà istituito, almeno per ora, il senso unico su viale Canella, la direttrice che porta verso la chiesa dell’Inviolata da via Monte Oro e che nelle intenzioni doveva diventare, appunto, a senso unico ad uscire dalla città. Effetti del post “via Venezia” e della rinuncia alla delega sulla viabilità dell’assessore Luca Grazioli? Chissà, sta di fatto che per ora la decisione è stata rinviata a data da destinarsi. Che il traffico a Riva del Garda sia esponenzialmente aumentato in questi anni è sotto gli occhi di tutti: gli abitanti crescono, le macchine aumentano, la pedonalità, la ciclabilità e la sicurezza di chi va a piedi è quotidianamente sotto gli occhi di tutti anche se basterebbe osservare un po’ meglio le regole del Codice della strada per non rischiare di finire arrotati. Ciclisti che attraversano senza rispettare le precedenze saltando dai marciapiedi sulla carreggiata in sella, pedoni che attraversano col semaforo rosso e via dicendo. Un’anarchia delle regole che, ripetiamo, se fossero rispettate andrebbe un po’ meglio. Detto questo, è chiaro che se non si prova non si riesce a capire cosa è meglio per togliere il traffico dalla città e spedirlo lungo le direttrici esterne, almeno per chi transita e non abita in centro. Ma, come detto, il traffico è una criticità imperante e va risolta. Per questo è necessario il confronto con chi in quel viale (Canella) ci abita, per capire cosa sarebbe meglio, anche se non è difficile dire “meglio senza macchine.” Insomma, estate salva con doppio senso di circolazione, poi a stagione finita potrà seguire una fase di sperimentazione a senso unico (Inviolata – via Monte Oro) con l’adozione di alcune limitazioni, come ha detto il sindaco Cristina Santi che ha assunto la delega di Grazioli.