Nuova specie di lumaca scoperta al Muse

Redazione28/02/20233min

 

Chi ha detto che specie nuove alla scienza vengono scoperte solo in luoghi remoti del pianeta? Nella serra tropicale del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, durante alcuni campionamenti scientifici, è stata trovata e descritta per la prima volta “Barkeriella museensis”, una lumachina di due centimetri appartenente a una famiglia di molluschi terrestri, i Rathouisiidae, poco diffusa e studiata, presente dall’Asia orientale fino all’Australia. Il ritrovamento, descritto sulla rivista scientifica Zoological Journal of the Linnean Society e ora anche in un video prodotto dal MUSE, apre interessanti scenari di indagine sulle specie aliene.

Non credevano ai loro occhi le ricercatrici e i ricercatori dell’Università di Siena e del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici durante uno dei campionamenti presso la serra tropicale del MUSE di Trento: nel setaccio, tra il terriccio e le piante della serra tropicale, ha fatto capolino una piccola lumaca lunga circa due centimetri appartenente alla famiglia dei Rathouisiidae. Grazie alla successiva analisi morfologica e molecolare condotta in collaborazione con l’Università di Poznań, in Polonia, è stato possibile determinare che quel piccolo invertebrato apparteneva ad una specie sconosciuta alla scienza.

La nuova lumachina è stata quindi descritta in un articolo scientifico sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society, prendendo il nome Barkeriella museensis, in onore del malacologo neozelandese Gary Barker, e del MUSE di Trento, luogo della scoperta.

Il suo areale di origine rimane ancora un mistero, non essendo conosciuta in natura, ma potrebbe collocarsi in Asia orientale o in Australia visto che la famiglia a cui appartiene è diffusa in quelle aree. Ma incerta è anche la modalità con cui la lumachina è arrivata nel capoluogo trentino: probabilmente in seguito al trasporto di terriccio o di piante esotiche nella serra tropicale del museo.

La scoperta è avvenuta nell’ambito di un progetto di ricerca sulle specie aliene condotta dall’Università di Siena e dal Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici, in collaborazione con l’Università di Poznań, in Polonia, e il National Biodiversity Future Center (NBFC) nell’ambito del PNRR. Il progetto è coordinato da Giuseppe Manganelli e Folco Giusti dell’ateneo senese, tra i pochi ricercatori italiani che si occupano prevalentemente di molluschi terrestri

 


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