Varignano, vento e siccità impediscono il rogo dei Carnevali

Purtroppo non si è potuta svolgere la tradizionale bruciatura dei Carnevali di Varignano, momento clou e propiziatorio della ultracentenaria festa della Prima di Quaresima della frazione arcense. La siccità e il vento hanno imposto di evitare l’accensione di fiamme libere sul colle, che si trova proprio nelle vicinanze del bosco.
Unica pecca il fatto di non aver comunicato in anticipo la decisione, presa già qualche ora prima, alle migliaia di persone che si sono radunate attorno alla catasta di legna e rimaste deluse della decisione.
Da molti anni l’evento è abbinato all’ultimo scampolo di divertimento carvevalesco e ha dato spazio alla sfilata di carri e gruppi mascherati realizzati da alcune associazioni locali e gruppi di privati, una festa molto sentita anche dai giovani che in questo modo mantengono viva la tradizione popolare.
Di prima mattina si è svolta la Santa Messa, mentre a mezzogiorno sono stati distribuiti maccheroni al ragù, uova sode e vino.
Quindi alle 14 il presidente del Comitato valorizzazione Graziano Parolari ha dato il via alla sfilata per le vie di Varignano, seguita da centinaia di persone, dei numerosi gruppi mascherati con il loro gruppo o carro:
Matti per el carnevàl: “Antico Egitto”
Comitato Santi Antonio e Marcello: “La regina d’Inghiltèra”
Varignàm 1: “Vaca boia”
I sboldri: “La sboldra ambulanza”
Comitato Carnevale Dro: “Dro Hollywood”
La confraternita de Stranfor: “Perché sem chi”
Arco Iris Dance: “Bloody Mary”
Varignàm 2: “Ciclosderenài”
Coordinamento 60e+: “Le farfalle ballerine”
L’evento è organizzato da molti anni dal “Comitato Valorizzazione Varignano” con il coinvolgimento di numerosi volontari che hanno lavorato alacremente per essere in regola con la burocrazia e le difficoltà organizzative sempre più crescenti.