Garantita l’apertura e la continuità anche del Museo della Rocca

Redazione08/02/20233min
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Non è mai mancato e non verrà meno il supporto dell’amministrazione provinciale nei confronti dei poli e dell’attività culturali. Lo ha assicurato l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti che è entrato nel merito della questione, anche con l’opportuna attenzione sul tema del personale, incontrando i vertici delle istituzioni museali di Rovereto, Vallagarina e Alto Garda. Un momento di confronto, utile per fornire i chiarimenti e rassicurazioni in seguito alle preoccupazioni espresse per gli aspetti gestionali, in relazione alla disponibilità del personale di custodia legato alla misura del Progettone.
“Il numero massimo di persone che la Provincia può mettere attualmente a disposizione dei musei attraverso il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale-SOVA, o ‘Progettone” – ha fatto presente Bisesti – è dovuto ad un elemento positivo per il nostro territorio. Ovvero la buona situazione del mercato del lavoro, che fa sì che ci siano meno persone che perdono l’impiego e per le quali si rende necessario il sostegno al ricollocamento. Ciò non toglie – ha precisato ulteriormente l’assessore – che a partire dal mese di marzo, dopo la necessaria sospensione del lavoro per il rinnovo dei contratti stagionali, saranno ristabiliti gli organici sempre grazie a questo Servizio”.
Nel confronto si è parlato anche del quadro nei prossimi anni. In prospettiva sono state definite alcune possibilità di intervento per sopperire a partire dal 2024 alla riduzione del personale disponibile nei programmi di ricollocamento, se naturalmente saranno confermate le attuali tendenze nel mercato del lavoro. Tra le diverse soluzioni il coinvolgimento di soggetti professionali per l’affidamento dei servizi di custodia.
All’incontro erano presenti oltre a Bisesti, Ceccato e Marzatico, anche Matteo Rapanà (Museo Alto Garda), Giuseppe Ferrandi e Roberta Tait (Fondazione Museo Storico del Trentino), Francesco Frizzera e Alberto Miorandi (Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto), Giovanni Laezza e Alessandra Cattoi (Museo civico Rovereto) e Marco Marsilli con Morena Berti (Fondazione Opera Campana dei Caduti).

 


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