145 temerari al tuffo della Merla nel lago di Ledro
Nato così, per scherzo, il tuffo della Merla nelle gelide acque del lago di Ledro è tornato dopo due anni di stop a “festeggiare” la fine di gennaio, giunto alla sua tredicesima edizione. 145 i temerari che a mezzogiorno di domenica 29 gennaio 2023, sfidando sia la bassa temperatura esterna (3 gradi) sia quella dell’acqua (6 gradi) si sono tuffati dalla spiaggia di Pieve di Ledro. Un rito “gemellato” col tuffo di Capodanno di Riva del Garda per il record assoluto di partecipanti, superando di gran lunga il numero delle passate edizioni. Considerata a tutti gli effetti la manifestazione più goliardica dell’inverno ledrense, il tuffo della Merla non è un ritrovo per “pazzi” nuotatori bensì un “salutare rinfresco” che protegge dalle malattie per almeno dodici mesi. Ossia fino al tuffo dell’anno successivo, per ripetersi, così, negli anni a seguire. La bella giornata di sole, dunque, è stata affollata, sia in acqua sia sulla spiaggia, e allo scoccare di mezzogiorno i temerari si sono bagnati con un rito che, in qualche modo, intende scacciare un altro mese dell’inverno ma, soprattutto, intende lasciarsi alle spalle gli ultimi due anni di pandemia e tutto il brutto che ciascuno di noi ha dovuto subire a causa del Covid.
La prima a tuffarsi, assieme al suo papà, una bimba di appena 5 anni, dalla Russia i partecipanti che sono arrivati da più lontano.
Al termine del tuffo un tè caldo e brulè offerti dalla locale Pro Loco che hanno riscaldato le gelide membra di ciascun partecipante, tutti intenti comunque ai classici “sfottò” personali post bagno. Quello che serve, inutile negarlo, a rinsaldare e consolidare amicizie e valori che anche un tuffo nelle gelide acque aiuta a costruire nel tempo, anche grazie alla fumante polenta concia preparata dal Gruppo dei Polentari di Ledro.