Vallo Tomo del Brione, prosegue la piantumazione
Far crescere piante e vegetazione non è difficile, basta annaffiare. Ma se non piove l’operazione risulta assai complicata, ed è per questo che il verde messo a dimora sul versante ad est del Monte Brione, laddove l’amministrazione comunale arcense sul territorio di sua competenza ha realizzato il famoso e discusso “Vallo tomo” per mitigare i rischi di caduta massi stenta. Già, perché al termine dei lavori qualcosa è stato messo a dimora, operazione che ora con la determina di proroga alla Cooperativa Arco Pegaso vedrà un ulteriore intervento di piantumazione e rimboschimento, sempre in loco. Il primo si era svolto a marzo dell’anno scorso ed era costato 12.500 euro, ora la Cooperativa procederà col secondo che sarà effettuato in tre fasi: la prima il taglio dell’erba sul terreno circostante le piantine messe a dimora, fase che si completerà con la zappatura e la concimazione dell’area interessata dall’intervento che interessa le oltre seimila piante esistenti. In autunno la seconda fase, quella che prevede la sostituzione delle piante che non ce l’hanno fatta ad attecchire (circa 300 fanno sapere) e che l’amministrazione comunale provvederà a fornire alla Arco Pegaso. Poi, ma prima dell’autunno, dunque in estate, si procederà ad irrigare l’area con automezzo dotato di cisterna al fine di garantire l’attecchimento e la seguente crescita delle piante. Insomma, il tutto che si tradurrà in un ulteriore finanziamento di spesa per le casse comunali arcensi di poco meno di ulteriori 16.000 euro. Con la speranza (magari visto che in questi giorni piove) che il tutto dia l’effetto sperato. Ossia vedere il verde e non il Vallo tomo che, per brutto che sia è assodato serva a proteggere le abitazioni e la strada sottostante dai pericoli che posso scendere dal versante del Brione.