In arrivo il nuovo stadio di arrampicata ad Arco
Il nuovo stadio dell’arrampicata di Arco si farà, e l’avvio dei lavori è ormai prossimo. Questa è la notizia che attendevano gli addetti ai lavori, gli appassionati e i climber che utilizzano l’impianto a Prabi, che necessitava di essere ammodernato. Un passo verso il futuro anche per Rock Master, evento ormai storico che ormai molti anni fa fece diventare la Città delle palme il centro mondiale della arrampicata sportiva. Nel 1987 si disputò la prima edizione sulla parete del Colodri vinto da Stefan Glowacz in campo maschile (sue tre edizioni) e dall’americana Lynn Hill in campo femminile (vinse cinque edizioni, quattro consecutive dal 1987 al 1990), poi il resto è storia. L’arrampicata sportiva è stata inserita tra le discipline olimpiche, dunque era oltremodo necessario metter mano a tutto l’insieme per poter offrire un impianto all’altezza delle competizioni. Il Climbing Stadium, dunque, sarà ammodernato e coperto per poter arrampicare anche quando fa freddo, potenziato nella specialità del Boulder e la logistica in generale.
I costi: qualcosa meno di cinque milioni di Euro, una somma che vede il finanziamento del PNRR di poco più di 3 milioni e 1 milione e 700 mila euro quale importo a disposizione dell’amministrazione comunale. Il Climbing Stadium, impianto riconosciuto dalla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (Fasi) quale Centro nel quale si tengono corsi d’aggiornamento per i tecnici e giorni di ritiro per gli atleti o squadre nazionali vedrà, dunque, presto il suo nuovo “volto”. Costruito 22 anni fa da Jerzy Michno, attualmente vanta due grandi archi in acciaio e policarbonato sospesi con cavi e agganciati a quattro coppie di piloni, sempre in acciaio, che sostengono le pareti. L’attuale superficie arrampicabile è pari a 550 metri quadri, di cui 350 riservati alle competizioni e il rimanente destinato all’attività didattica e al pubblico.