Spaccio di droga davanti alle scuole delle Giudicarie, cinque giovani indagati
Al termine di un’attenta attività investigativa, volta a reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Tione hanno deferito alla Procura della Repubblica tre minorenni e due maggiorenni (uno dei quale ancora minorenne all’epoca dei fatti) che, nei mesi scorsi, avrebbero spacciato sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana, a giovani e giovanissimi delle Giudicarie.
L’attività d’indagine, ha preso avvio lo scorso ottobre quando, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, i militari sorpresero un ragazzo appartato nel parcheggio di un locale insieme ad un’altra persona. Una successiva perquisizione permise di sequestrare 13 grammi di hashish.
Le attività svolte nella stessa serata, permisero di sequestrare, in casa del ragazzo, ulteriori 62 grammi di sostanza stupefacente del medesimo tipo, nonché materiale per il confezionamento.
I primi elementi raccolti facevano dunque presumere che la droga non fosse destinata all’uso personale ma allo spaccio e, per tale motivo, gli accertamenti sono diventati più minuziosi.
I Carabinieri si sono quindi impegnati in servizi di osservazione, controllo e pedinamento, assunzione di informazioni ma anche l’uso di tecnologie più moderne come il controllo dei telefoni cellulari. Tutte attività che hanno confermato l’ipotesi iniziale dell’esistenza di una attività di spaccio posta in essere dal primo indagato e che, inoltre, hanno permesso di individuare ulteriori soggetti impegnati nella medesima attività illegale.
La situazione più allarmante emersa nel corso delle indagini è che, in diverse occasioni, lo spaccio avveniva nei pressi delle scuole superiori.
Gli esiti complessivi delle indagini, che hanno ricostruito il modus operandi posto in essere dai cinque indagati, sono stati comunicati alle Autorità Giudiziarie competenti.
L’attività svolta va intesa soprattutto come azione che cerca di frenare quanto più possibile il fenomeno della diffusione della droga fra i minori, cercando dunque di evitare risvolti ulteriormente negativi, sia per gli assuntori, che per i giovani che ritengono la cessione di stupefacente ai propri compagni di scuola come una attività socialmente e legalmente accettabile.
I controlli attenti ma discreti dei Carabinieri, in stretta collaborazione con i dirigenti scolastici che forniscono un importante e costante contributo, proseguiranno fino alla fine dell’anno scolastico, anche con l’ausilio di unità cinofile e con altre iniziative, quali conferenze sulla legalità presso gli istituti scolastici.
Naturalmente, per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza, fino a quando le loro responsabilità non saranno accertate con sentenza irrevocabile.