Al via in Trentino un progetto per recuperare giovani “Neet”
Una importante iniziativa sarà messa in campo in Trentino rivolta a circa 300 giovani che non studiano, non lavorano o non sono inseriti in progetti di formazione (cosiddetti Neet), per favorirne l’autonomia.
Si è tenuto a Trento il seminario di avvio in Trentino delle fasi operative del progetto europeo COPE «Capabilities, opportunities, places and engagement – Capacità, opportunità, luoghi e coinvolgimento».
Coinvolgerà in Trentino circa 300 giovani proponendo interventi individualizzati di accompagnamento e pianificazione di percorsi e interventi condivisi e attuabili nella comunità.
«Il fenomeno sociale dei “Neet” – ha detto l’assessore alla salute politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana – ci preoccupa ed è per questo che sosteniamo la necessità di sensibilizzare operatori socio sanitari e singole comunità al fine di intercettare i giovani e condividere strumenti e progetti mirati e destinati a dare risposte concrete a loro e alle loro famiglie».
Il progetto “Cope” si propone di attuare interventi di accompagnamento integrati basati su un approccio di prossimità relazionale per l’inclusione sociale e il benessere di giovani di età compresa tra 15 e 29 anni non impegnati nello studio, che non lavorano e non inseriti in programmi di formazione professionale (Neet, l’acronimo di Not in education, employment, or training). È prevista la costruzione di infrastrutture locali (Hub) in collaborazione tra agenzie e risorse del territorio (ente pubblico, terzo settore e non solo) per sensibilizzare e favorire l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il progetto pilota viene realizzato in Trentino e in Portogallo.
A partire dallo scorso maggio, un gruppo di operatori di rete di prossimità (link worker) si è formato sulla metodologia e sugli strumenti adottati dal progetto. Il gruppo trentino coinvolge principalmente operatori delle Cooperative sociali socie di Consolida, Centri per l’impiego e servizi dell’Apss ma è previsto anche il coinvolgimento di associazioni di volontariato, parrocchie, società sportive e imprese.
In questa fase il progetto punta a rafforzare la rete in tutti gli ambiti territoriali, stringendo nuove alleanze con quelle realtà – sociali, private, pubbliche o di altro genere – interessate a supportare i progetti individualizzati dei giovani e a facilitare l’accesso dei Neet alle progettualità offerte dalla sperimentazione. Coloro che intendano partecipare al progetto o segnalare situazioni sulle quali è possibile attivare un intervento può scrive a:
[email protected]
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