Avvocatura Provinciale, incarico illegittimo a Giacomo Bernardi di Arco?
L’avvocato Giacomo Bernardi di Arco, dirigente per l’Avvocatura Provinciale, è stato citato dalla Procura Regionale della Corte dei Conti davanti ai giudici contabili per danno erariale nella misura di 112.927,65 Euro. La somma è la retribuzione percepita dallo stesso per aver ricoperto l’incarico ma, e qui sta l’accusa, sarebbe stata percepita ingiustamente in quanto avrebbe violato l’articolo 4 del Decreto legislativo numero 39 dell’8 aprile 2013 che dice espressamente come non sia possibile ricoprire incarichi amministrativi di vertice nelle Amministrazioni statali, regionali o locali se nel biennio precedente si sono ricoperti altri incarichi in Enti di diritto privato finanziati dall’Amministrazione che conferisce tale incarico. E l’avvocato Bernardi aveva operato come commissario liquidatore in ambito “Trento Rise”, fondata dal Dipartimento d’Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento e dal Centro IRST della Fondazione Bruno Kessler, una Associazione privata regolata e finanziata dalla Provincia di Trento. Incarico che, come dice la Procura Regionale, Bernardi aveva omesso d’inserire nel suo curriculum. Da qui l’accusa della nomina non regolare e così anche anche gli stipendi percepiti per l’incarico, con la richiesta si restituire la somma di quasi 113 mila Euro.
Giacomo Bernardi, 57 anni, è di Arco ed è stato candidato alle recenti elezioni comunali per la poltrona di primo cittadino della coalizione che riuniva Civica Unione per Arco, la Civica SiAmo Arco, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Al ballottaggio con Alessandro Betta ne uscì sconfitto.
L’udienza di discussione della causa è stata fissata il prossimo 15 marzo.