Grave emarginazione adulta: un bando di oltre 10 milioni
Ai primi di settembre la Giunta provinciale aveva approvato un bando di 10 milioni di Euro per la concessione di contributi rivolti alla gestione di centri di accoglienza notturna permanenti e per l’approvazione delle graduatorie di soggetti idonei alla gestione di centri di accoglienza notturna invernali, nel periodo dal 1° novembre 2022 al 31 ottobre 2027.
I posti messi a disposizione attraverso il Bando sono complessivamente 228, di cui 144 annuali e 84 aggiuntivi per il periodo invernale. Tale offerta ricettiva supera il numero di posti che, in sede di co-programmazione con gli enti del terzo settore e i Comuni di Trento e Rovereto, sono stati considerati quali livello minimo di accoglienza che la Provincia deve garantire; questo livello minimo corrisponde a 160 posti letto.
Nella programmazione come periodo invernale si intendono i sei mesi compresi fra il 1° novembre e il 30 aprile.
Il Bando prevedeva come termine di presentazione delle domande il 7 ottobre 2022. Sono attualmente in corso i lavori della commissione per la valutazione dei progetti presentati a valere sui dormitori permanenti anche integrati e si ipotizza l’adozione del provvedimento di approvazione della graduatoria di merito entro la prima metà della settimana prossima.
Ad integrazione della programmazione permanente (ordinaria e invernale), in caso di eventi atmosferici e/o naturali straordinari che comportino situazioni di particolare criticità, come ad esempio freddo e piogge intense protratti per diversi giorni e aggravati da vento e/o nevicate abbondanti, è prevista in Provincia di Trento l’attivazione di un “piano emergenziale”. La procedura di attivazione, concordata nel Tavolo inclusione sociale nel gennaio 2019, si basa su una valutazione che tiene conto dei diversi fattori.
L’attivazione del piano emergenziale comporta un incremento del numero di posti letto con le seguenti modalità in ordine di priorità:
incremento di posti letto presso le strutture esistenti
incremento di posti letto presso uno stabile da adibire appositamente.
Inoltre negli anni passati la Provincia ha sempre cercato, in collaborazione con i Comuni di Trento e Rovereto e gli enti del terzo settore componenti del tavolo inclusione sociale, di far fronte a esigenze superiori rispetto all’offerta di posti letto tramite l’allestimento di strutture aggiuntive.