170 bocconi avvelenati sui monti di Nago Torbole
La crudeltà umana è troppo spesso superiore alla crudeltà animale. Un animale caccia per uccidere e sfamarsi, l’uomo a volte anche, ma quando si tratta di spargere bocconi avvelenati per uccidere gli animali non si può che condannare il gesto. Ed è questo che il primo cittadino di Nago Torbole Gianni Morandi ha apertamente dichiarato e fatto dopo essere venuto a conoscenza dalla Forestale del ritrovamento ai prati di Nago, in località Doss Remit e Prai dei Stefenei di circa 170 bocconi avvelenati. Il ritrovamento, purtroppo, è avvenuto dopo che il proprietario di un cane che ne aveva ingerito uno e si è sentito male, ed ha avvisato chi di competenza. Portato l’animale dal veterinario l’analisi è stata rapida: avvelenamento da esche appositamente sparse in loco. Il successivo rastrellamento dell’area ha portato al ritrovamento di un vasto numero di bocconi avvelenati, appunto, per l’immediato allarme lanciato alla popolazione. Uno scenario mai visto a detta del personale della Forestale con, purtroppo, l’avviso che potrebbe essere solamente una parte del ritrovamento. Il sospetto che la zona sia purtroppo piena di altre esche avvelenate è forte. Chiaro che la zona è stata immediatamente resa “pulita” da quanto trovato, ma l’allarme rimane comunque alto. Ovviamente per chi lassù si reca con i propri animali da compagnia, mentre l’allarme è alto anche per l’alta popolazione di marmotte che vivono in zona. Attenzione, dunque, animali al guinzaglio e occhi ben aperti perché se si vedono esche avvelenate è bene informare e subito chi di competenza, come il personale della Forestale o alle Forze dell’Ordine in generale.