Monumento al legionario Luigi Storch, troppi i rifiuti abbandonati
Il monumento dedicato all’eroe cecoslovacco Alois “Luigi” Storch, impiccato come disertore dagli austriaci durante la Grande Guerra, dopo le celebrazioni annuali che si sono svolte la scorsa settimana alla presenza di una delegazione giunta appositamente dall’ex Cecoslovacchia, torna ad essere terra di nessuno. Appartenente al 39° reggimento Esploratori, Luigi Storch venne catturato dagli austriaci e impiccato dopo un tentativo di fuga avvenuto a Torbole, dove si era gettato nel lago. Il suo compagno Leopold Jeràbek annegò e il corpo non fu mai ritrovato, Storch invece fu impiccato come disertore in quel luogo che tanti conoscono ma pochi visitano, se non nei momenti ufficiali. Punto di ritrovo abbastanza appartato, ciò che dà fastidio è che “residui” dei passaggi da quelle parti vengono gettati senza ritegno tutto attorno al monumento, spaccando bottiglie, lasciando i mozziconi delle sigarette qua e là, cartacce, lordando un luogo carico di storia. Il rispetto per il luogo e ciò che rappresenta dovrebbe venire prima di tutto, ma in quel luogo manca la minima educazione. Ne sono prova i continui rifiuti che i soci dell’associazione “Trentino Storia Territorio” quasi quotidianamente tolgono da lì, una zona che viene tirata a lucido per le occasioni ufficiali come è avvenuto sabato scorso. Invece dovrebbe essere sistemato per il valore che quel luogo dovrebbe avere tutti i giorni. Aperto sì, d’accordo, ma anche sorvegliato e possibilmente visitabile, sempre, per educare le coscienze di chi nel terzo millennio pare non averne.