Realizzate le immagini dei “Nuovi Sguardi Gardesani”
Si è appena svolta sul territorio altogardesano la campagna fotografica del progetto “Nuovi Sguardi Gardesani” attraverso cui il Museo Alto Garda si pone l’obiettivo di documentare i differenti aspetti della società attuale e le trasformazioni del paesaggio.
Uno degli strumenti maggiormente utilizzati è costituito dal mezzo fotografico: infatti nel corso degli anni il Museo Alto Garda ha commissionato numerose campagne fotografiche del territorio altogardesano, acquistando il materiale realizzato che è andato progressivamente a costituire specifici fondi, utili per studiare lo sviluppo urbano e le trasformazioni del paesaggio, soprattutto in relazione all’antropizzazione del territorio stesso.
Tra tutte le differenti iniziative, grande successo ha riscontrato il progetto “Sguardi Gardesani”, nato nel 1997 grazie al coinvolgimento di importanti autori contemporanei di fama internazionale. Sono stati organizzati differenti cicli di percorsi fotografici di carattere paesaggistico-antropologico sull’Alto Garda nei quali veniva dedicata particolare attenzione agli aspetti della trasformazione del territorio e del tessuto urbano e sociale.
Quest’anno il nuovo incarico è stato affidato al collettivo TerraProject, fondato a Firenze nel 2006 e composto da Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli. Oltre a collaborazioni con istituzioni, comuni e aziende, i lavori del collettivo sono stati pubblicati sulle pagine delle principali riviste internazionali e nazionali. Tra i progetti da loro realizzati negli ultimi anni si segnalano quello sul dopo terremoto in Italia centrale e quello sull’anniversario dei 20 anni del G8 di Genova insieme a indagini sul mondo del lavoro in Italia, sulla scuola italiana e sulle aree interne del Sud Italia.
Per il progetto “Nuovi Sguardi Gardesani”, il collettivo TerraProject, le cui tematiche affrontate in fotografia spaziano dal temi sociali a quelli ambientali e antropologici raccontando il paesaggio e le persone che lo abitano, hanno voluto capovolgere la prospettiva scontata che vede il territorio del lago di Garda unicamente come luogo di svago e villeggiatura, ponendo invece l’attenzione su coloro che abitano il territorio, e che costituiscono una rete di servizi e strutture per cittadini e turisti e la gestione del paesaggio. L’obiettivo di questa specifica campagna fotografica è dunque quello di andare oltre la visione più immediata e conosciuta dei luoghi e di documentare l’elemento umano, gli abitanti, che costituiscono la colonna vertebrale sulla quale si fonda l’identità del territorio.
In questi giorni i fotografi sono stati impegnati nella documentazione dei differenti contesti. Sono state così realizzate immagini dei residenti del territorio dell’Alto Garda nei contesti più vari: il lavoro (da quello legato alle attività imprenditoriali all’agricoltura), le comunità (dalla chiesa, alla scuola, alle associazioni di cittadini), i luoghi di ritrovo e di socialità, le famiglie e i modi di abitare il territorio. Queste immagini sono messe in dialogo con le fotografie del paesaggio naturale e di quello architettonico, interpretando quella simbiosi che si realizza tra uomo e ambiente e che permette la conservazione del suggestivo territorio gardesano.
Gli esiti di questa edizione dei “Nuovi Sguardi Gardesani” saranno visibili l’anno prossimo con la realizzazione di una mostra al Museo Alto Garda.