Vecchia RSA di Dro, il Movimento 5 Stelle sollecita il recupero
I candidati trentini del Movimento 5 Stelle alle elezioni per Camera e Senato hanno scritto una lettera appello sul possibile recupero dell’ex RSA di Dro al fine di trasformarla in una residenza protetta per persone anziane e disabili.
Si tratta della vecchia sede della RSA Molino di Dro, rimasta vuota dopo il trasferimento nella nuova ed utilizzata temporaneamente come struttura di transito per la quarantena preventiva anti Covid-19 degli anziani prima del trasferimento alla Casa di Riposo.
“In questi anni – scrivono i pentastellati – non si sono registrate opere di recupero tali da rendere questo bene pubblico nuovamente fruibile nell’interesse della collettività altogardesana. Più il tempo avanza più l’ex RSA va in deperimento e gli investimenti necessari a garantirne l’utilizzo aumentano per entità. Ciò costituisce uno spreco inaccettabile – prosegue il comunicato – specie se si considera che esistono progetti che permetterebbero di creare un polo socio-sanitario all’avanguardia, comprensivo di laboratori per esami specialistici, visite medico-ambulatoriali e la creazione di mini alloggi protetti a favore di anziani e disabili. Sebbene APSP e Comune di Dro abbiano trovato il sostegno del BIM e persino accesso ai fondi del PNRR, dalla Provincia non arrivano segnali positivi. Come M5S riteniamo che sia necessario che l’ex RSA Molino sia recuperata e messa a disposizione della collettività locale e trentina in generale, chiediamo che la maggioranza provinciale, molto impegnata a spendere risorse pubbliche in cementificazioni e consumo di suolo, si impegni invece nel recupero di un bene del quale potrebbero beneficiare tante persone e famiglie trentine”.
“L’APSP di Dro – dicono i rappresentanti politici – si è attivata per ristrutturare l’edificio e ha fatto richiesta di finanziamento ai competenti uffici provinciali. Il Comune è riuscito a ottenere un finanziamento sovracomunale dal BIM di circa 500 mila Euro ed ha messo a disposizione risorse per altri 200 mila. Inoltre l’amministrazione comunale ha avuto il via libera dal Ministero per garantirsi circa 300 mila Euro in quota PNRR. In totale sarebbe disposizione 1 milione di Euro, sufficiente per le verifiche statiche, l’efficientamento energetico, l’approntamento degli ambulatori e per ristrutturare un piano dell’edificio. Per il recupero complessivo della RSA e per realizzare degli alloggi protetti a favore di anziani e disabili soli bisognerebbe arrivare a quota 2,5 milioni. Mancano quindi 1 milione e mezzo, che dovrebbe mettere la Provincia ma, a quanto sembra, non non ha dato finora risposte concrete”.
I candidati trentini del M5S alla Camera e al Senato chiedono quindi che le autorità provinciali instaurino una seria discussione per finalizzare il progetto.