Festival dell’Òra, i burattini incantano tutti
Tempo di bilancio per l’edizione 2022 del festival L’Òra dei burattini, quella del venticinquennale e la prima della normalità dopo due anni di limitazioni causate dalla pandemia.
Burattini, marionette, pupazzi, circo-teatro, clownerie, teatro di figura: dal 27 luglio al 10 agosto la rassegna ha proposto nelle piazze, nelle scuole e in vari luoghi di Arco, Riva del Garda e delle frazioni nove spettacoli, dei quali quattro preceduti da «Favole e burattini», percorso di narrazione e animazione per i più piccoli, a cura della compagnia Iride in collaborazione con Teatro a Dondolo. L’edizione di quest’anno è stata dedicata a Otello Sarzi (1922-2001), uno dei più importanti burattinai italiani, ospite del festival nel 1998, grande innovatore del teatro di figura del Novecento, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.
Le presenze agli spettacoli sono state tra 150 e 200 spettatori e, nonostante il caldo eccezionale, si sono avute presenze importanti anche agli eventi pomeridiani, «Favole e burattini», con letture, costruzioni e animazioni di personaggi, cui hanno preso parte in media 80 persone.
Particolarmente apprezzato è stato l’evento speciale che si è tenuto al parco Mandela ad Arco dedicato a Sarzi, con il suo allievo Vittorio Zanella a intrattenere per quasi due ore il pubblico con aneddoti, gag e spettacoli dalle variegate tecniche. Un simpatico Mastro Geppetto dei giorni nostri animato da tanta passione per l’antico mestiere del burattinaio.
Come sempre il festival, organizzato dai Comuni di Arco e di Riva del Garda per la cura della compagnia teatrale Iride, con il patrocinio di Unima (l’Union Internationale de la Marionnette) e nell’ambito del circuito internazionale «Burattini senza confini», ha offerto tutte le iniziative a ingresso gratuito. E come gli anni scorsi, a ogni spettacolo era possibile contribuire a una raccolta di fondi per l’Unicef, alla quale il pubblico ha risposto donando in tutto circa 500 euro.