Arco, serve uno studio geologico per le pareti rocciose di Prabi

Claudio Chiarani17/07/20222min
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Sarà realizzato uno studio geologico per verificare lo stato di pericolosità della rupe del Castello e del Colodri, nell’area di Prabi ad Arco, una zona che vede il passaggio di molti turisti e studenti che si recano alle Scuole Medie.
Lo ha annunciato il sindaco di Arco Alessandro Betta: “La protezione Civile è un tema che mi sta a cuore e al quale diamo, sempre, massima priorità”. La rupe del Colodri necessita quindi di un monitoraggio, soprattutto di questi tempi di cambiamenti climatici, per possibili distacchi di roccia che finiscono nell’area di Prabi, laddove passano quotidianamente centinaia di persone. Ecco, dunque, che l’amministrazione comunale della Città delle Palme ha scritto al Servizio geologico provinciale al fine d’attivare un controllo costante sulla rupe per tenere sott’occhio la situazione, visto che non più tardi di due anni fa dei detriti si erano staccati dalla rupe e superarono il vallo tomo. Ma prima di decidere cosa fare si attenderanno i risultati del nuovo studio geologico, questo anche perché il vecchio è datato 2000 e diceva che la situazione nel tempo poteva cambiare. L’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi a Trento e poi, in base a quanto risulterà, adotterà le necessarie misure per la mitigazione del rischio. In troppi transitano sotto quella parete di roccia, la sicurezza, dunque, prima di tutto. Sono sotto esame due zone: la parete a sud, laddove il vallo tomo fa il suo dovere e richiederà, forse, soltanto l’innalzamento della rete protettiva, mentre per la zona a nord di Prabi la situazione è più “complicata”. C’è una zona di proprietà Amsa vicino alla piscina comunale, un fondo che, qualora si realizzasse un vallo tomo permetterebbe il declassamento del rischio geologico e uno sviluppo futuro oggi impensabile così com’è. Si attende, dunque, il risultato del nuovo studio geologico per agire di conseguenza.

 


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