Progetto Restart: sogni, competenze e futuro a scuola
Trecento ore di formazione e laboratori esperienziali e cinque moduli di attività portati avanti in tutti i 9 centri Enaip del Trentino, a beneficio di 80 docenti e soprattutto 200 studenti coinvolti. Ragazze e ragazzi che si sono misurati sulla motivazione, l’identità professionale, le difficoltà e le emozioni, temi che la pandemia ha acuito e messo in discussione e che assieme hanno trovato “un’unica grande famiglia”, uno spazio in cui essere di nuovo “protagonisti del proprio futuro”.
Tutto questo è il Progetto R.E.S.T.A.R.T. (acronimo di Ricominciare Educando, Sperimentando, Trovando Ascolto e Rispetto per Tutti), l’iniziativa di Enaip Trentino presentata nei suoi risultati finali nella Sala della rapppresentanza della Regione alla presenza, oltre che di alunni e operatori scolastici, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dell’assessore Mirko Bisesti nonché del dirigente del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato.
“Complimenti alle ragazze e ai ragazzi che hanno scelto questo percorso di formazione professionale, che dà la possibilità di entrare delle professioni, di guardare con fiducia al futuro, e che mette a disposizione progetti innovativi come Restart” ha detto il presidente Fugatti. “Dovete credere – ha proseguito rivolto ai giovani – nell’insegnamento della vostra scuola. Le imprese hanno bisogno di persone qualificate e motivate. Il mondo scolastico è qui per offrirvi gli strumenti che vi consentono di entrare nel modo migliore nel mondo del lavoro e garantirvi una crescita futura”.
L’evento in Regione è servito per presentare i risultati della ricerca-azione Restart, realizzato con le risorse del bando della Fondazione Caritro e rivolto agli studenti e ai docenti di tutti i Centri di formazione professionale ENAIP.
Il progetto ha previsto prima un programma di formazione iniziale dei docenti e poi un loro accompagnamento durante l’intera attività realizzata con gli studenti da parte di due esperti fornendo stimoli e strumenti per rivedere la didattica.
Gli esperti hanno condotto anche laboratori e attività direttamente con gli studenti, partendo dalla propria storia personale.
La realizzazione delle attività didattiche e dei laboratori ha contribuito all’acquisizione di soft skill quali l’arte del saper comunicare, lavorare in gruppo, tenere testa allo stress e allo sviluppo delle competenze trasversali da inserire nel proprio CV. Gli studenti hanno inoltre realizzato un blog, un giornalino scolastico, il logo e un profilo Instragram del CFP. È stato attivato uno sportello di ascolto psicologico e organizzato anche un intervento con un gruppo di genitori.