GIULIO BONAZZI SI È DIMESSO DALLA PRESIDENZA DI CONFINDUSTRIA

Giulio Bonazzi, ll noto industriale del gruppo che ad Arco dirige l’Aquafil, si è dimesso dalla carica di presidente di Confindustria. Il motivo è il sequestro del depuratore di Aquaspace, l’azienda roveretana che appartiene allo stesso gruppo della famiglia Bonazzi, per il quale è stato disposto il sequestro del depuratore.
Un sequestro che “rischia” di lasciare senza lavoro 78 dipendenti dell’azienda roveretana, anche se Bonazzi ha dichiarato alla stampa che le dimissioni arrivano dopo che è stato strumentalizzato il suo ruolo di presidente di Confindustria, legandolo in qualche modo a quanto accade a Rovereto, ossia il “sospetto” che da quel depuratore esca (o sia uscita) acqua non perfettamente a norma di Legge.
Bonazzi si è detto fiducioso nell’inchiesta avviata dalla magistratura, ribadendo che la salute pubblica non è mai stata messa in gioco, e a testimonianza di ciò porta in evidenza come nessuna sanzione amministrativa, condanna o altro abbia “coinvolto” la sua persona. Aquaspace si occupa del trattamento delle acque reflue di Tessil4 di Rovereto, e Giulio Bonazzi è socio unico dell’azienda con Aquafin Holding S.p.A., azionista a sua volta di Aquafil S.p.A. che è quotata in Borsa a Milano.
Bonazzi dichiara che per il depuratore nel 2013 sono stati investiti 5,5 milioni di euro contro i 3,2 previsti dall’accordo sindacale, tutto al fine di mantenere 40 unità lavorative, e che tra Aquaspace e Tessil4 sono impiegate 78 persone. Il depuratore, ora in fase di svuotamento, genera logiche perdite quotidiane, perdite che Bonazzi dice non possono andare avanti per lunghi periodi senza causare “danni” al fatturato. La prima udienza per cercare di capire cosa sia accaduto è fissata per il 21 marzo prossimo.