Energia green, procedure semplificate per l’installazione di nuovi impianti

Redazione29/04/20223min
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Da maggio installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in Trentino sarà più semplice. Grazie alla egge approvata in Consiglio provinciale gli impianti fotovoltaici sulle coperture e nelle pertinenze degli edifici diventano opere libere: basterà una comunicazione e non saranno richieste autorizzazioni in termini paesaggistici. Anche per gli altri impianti da fonti rinnovabili, ad eccezione dell’idroelettrico, sono state definite procedure uniche in capo a Comuni o Provincia, con un termine massimo di 90 giorni. Una proposta, partita dal vicepresidente e assessore all’Urbanistica ambiente e cooperazione Mario Tonina, che dà una forte risposta in questo momento di crisi energetica ma trae il suo fondamento dagli obiettivi di decarbonizzazione che la Provincia si è data con il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030.
La legge definisce diversi regimi autorizzatori a seconda delle taglie degli impianti e riguarda tutte le fonti energetiche ad eccezione dell’idroelettrico.
Diventano liberi (basterà una comunicazione al Comune) tutti gli impianti solari termici e fotovoltaici sulle coperture degli edifici, indipendentemente dalla taglia, e quelli installati a terra nelle pertinenze fino a 50 kW di potenza. Nei centri storici si dovrà rispettare l’inclinazione del tetto e posizionarli a terra solo se non ci sono alternative e nel rispetto delle norme di sicurezza.
Per gli altri impianti invece sono definite diverse tipologie di autorizzazione a seconda della taglia.
L’autorizzazione ha valore di pubblica utilità e variante urbanistica ove necessario.
Questa spinta di semplificazione, assieme agli incentivi dei BIM per aiutare le famiglie, contribuisce ad attuare la transizione energetica così importante per costruire il futuro e che le nuove generazioni ci chiedono con urgenza.
Oltre a tali incentivi vanno considerate anche le detrazioni fiscali previste per questi interventi sia a favore dei privati che delle imprese: 50% per le famiglie (con possibilità di acquisto del credito da parte dei fornitori, in modo che la spesa risulti di fatto dimezzata) e 6% per le imprese; per queste ultime, grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale, la Provincia destinerà 20 milioni con bandi di prossima uscita tra maggio e giugno e percentuali di contribuzione pari al 30% della spesa ammessa.

 


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